Di: Redazione

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“Ho cercato, come tutti, il successo. Poi, quando è arrivato, ho capito che non era la soluzione. E mi sono sentito più solo di prima.”

Autore: Luciano Ligabue

Titolo: Urlando contro il cielo

Anno di edizione: Settembre 2005

Casa editrice: Aliberti editore

Massimo Cotto conversa con Luciano Ligabue dopo “il giorno dei giorni”, il concerto evento del 10 settembre 2005 a Reggio Emilia. Il cantante continua a raccontare di sé, di un uomo che dopo quindici anni urla ancora contro il cielo le proprie emozioni (sperando che ci sia qualcuno ad ascoltare). Quindici anni di palchi mani grida. Quindici anni senza mai perdere le parole. Un lungo viaggio che parte sottovoce, da quella parte di Emilia emarginata, fino ad arrivare agli sterminati cieli dell’America del rock’n’roll. Un viaggio passato attraverso la canzone d’autore, il cinema, con Radiofreccia e DaZeroaDieci e la letteratura (è autore di Fuori e dentro il Borgo e di La neve se ne frega). Un viaggio dove il legame con la propria terra è sempre presente e vivo.

Ascoltami bene, Massimo: se avessimo trovato, in questi primi cinquant’anni di vita, una definizione completa di rock, vorrebbe dire che avremmo fregato noi il rock e non il contrario. Il rock ci strega perché non si lascia catturare. È un’entità viva e spudorata, che ti scivola dalle mani perché solo così può entrarti sottopelle. Spiegarlo è esercizio inutile, raccontarlo è mestiere tuo e dei tuoi colleghi giornalisti, viverlo è privilegio di chi sa abbandonarsi senza troppe domande. È quando se ne frega che il rock è davvero rock, quando continua a coltivare il seme dell’incoscienza e non accetta di farsi ingabbiare dalle parole e dall’inquadrabilità.

Luciano Ligabue, nato a Correggio nel 1960, è approdato alla musica dopo aver fatto per alcuni anni i lavori più disparati. Il primo album, Ligabue, arriva nel 1990: a questo sono seguiti quindici anni di lavoro intenso, durante i quali il rocker ha dato vita ad altri dieci dischi, per i quali ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti (tra gli altri, dal Premio Tenco, dal Festivalbar, dal P.I.M. e dagli Italian Music Awards). Per i suoi film, acclamati dal pubblico e dalla critica (Radiofreccia, 1998 e DaZeroaDieci, 2002) ha ricevuto ben tre David di Donatello, due Nastri d’Argento, un Globo d’oro e tre Ciak d’oro. I libri, la raccolta di racconti Fuori e dentro al Borgo e il recente romanzo La neve se ne frega sono stati insigniti del Premio Elsa Morante e del Premio «Città di Fiesole». Dopo due anni di silenzio, Ligabue torna sulla scena live con l’unico grande concerto del 10 settembre al Campovolo di Reggio Emilia e con il nuovo disco, intitolato Nome e Cognome.

Massimo Cotto, nato ad Asti nel 1952, è stato per anni direttore artistico di Radiouno RAI e giornalista per alcune note testate; attualmente dirige la rivista «Rockstar». È inoltre autore di numerose monografie di successo sui protagonisti della musica italiana ed internazionale. Ha presentato prestigiosi festival e vinto riconoscimenti per lo sviluppo della canzone di qualità.

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