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La Nuova Orchestra Scarlatti verso la sospensione dei concerti nel 2013

L’appello del direttore Gaetano Russo: “Non fateci chiudere”

“Abbiamo rappresentato il nostro paese a Pechino per l’anno l’Italia-Cina, suonato a San Pietroburgo, tenuto due concerti per la pace a Gerusalemme e Ramallah e solo due settimane fa abbiamo ottenuto un successo enorme a Monaco di Baviera, eppure siamo qui ad annunciare la sospensione delle nostre attività a Napoli per l’anno2013”. Il Maestro Gaetano Russo, direttore e fondatore artistico della Nuova Orchestra Scarlatti nata nel 1993, nell’affollato foyer del teatro Augusteo di Napoli con al presenza, tra gli altri, di una delegazione del Movimento 5 stelle, ripercorre la storia ventennale dell’unica orchestra sinfonica della città costellata da successi artistici a cui, sistematicamente, non è corrisposto un adeguato sostegno economico da parte delle istituzioni: Ministero dei Beni culturali, Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli. E snocciola le cifre contenute in un dossier consegnato alla stampa. “Solo tra il 2008 e il 2010 abbiamo fatturato 1 milione e 120mila euro di attività, facendo lavorare centinaia di giovani musicisti che altrimenti non avrebbero avuto altra possibilità di esibirsi, con appena il 12% di contributi pubblici – spiega il Maestro Russo – chiunque altro al nostro posto avrebbe chiuso, noi invece negli anni abbiamo portato oltre 11mila spettatori per i concerti all’Auditorium di Castel Sant’Elmo in occasione della mostra su Luca Giordano, 27mila ragazzi all’Auditorium Rai nei concerti per le scuole, tenuto rassegne come il Festival Barocco, le Primavere musicali e gli Autunni al Diocesano, eppure il sistema non ci ha premiato anzi ci ha contrastato riservandoci solo briciole: i nostri finanziamenti ministeriali, in un primo momento negati, poi assegnati ma progressivamente ridotti fino ad essere azzerati del tutto nonostante la presenza in Commissione, e spiace sottolinearlo, di autorevoli membri campani. Quello stesso ministero, al contrario, in più occasioni ha preferito finanziare enti in deficit ripianando i loro debiti con soldi pubblici”. E poi il Maestro Russo parla del direttore generale del Ministero, già commissario del teatro San Carlo, Salvatore Nastasi: “Gli abbiamo chiesto più volte un appuntamento per parlare di un possibile riconoscimento istituzionale della nostra attività, come succede per ben altre 12 orchestre stabili in Italia, da Milano a Firenze a Parma passando perla Pugliache ne ha ben tre, ma non ci ha mai ricevuto”. Poi riferendosi al San Carlo: “Noi non siamo contro il Massimo napoletano ma non vogliamo che resti l’unica realtà musicale sul territorio e, inoltre, non può definirsi in crisi un ente che appena un anno fa ha fatto 40 nuove assunzioni e se oggi lamenta la carenza di 1,5 milione di euro da parte della Provincia di Napoli, non deve dimenticare i 6 milioni di euro ceduti proprio dall’ente di piazza Matteotti nel 2010, come appreso dalla stampa”. Non mancano osservazioni alla Regione Campania che, di recente, con il Teatro Festival è stata capace di spendere per un solo spettacolo ben 800mila euro, cifra che assegnata a un’orchestra darebbe lavoro per un anno intero”. Infine il Maestro Russo lancia un accorato appello alla società civile affinché faccia sentire la propria voce alle istituzioni locali e nazionali, tra cui il Presidente della Repubblica, e le spinga a dire con chiarezza se Napoli, capitale europea della musica, sia città degna di avere una propria sinfonica stabile oppure no. Per il momentola NuovaOrchestraScarlatti ha deciso di offrire gratis l’ultimo concerto dell’Autunno musicale al Museo Diocesano la mattina di domenica 16 dicembre e ha annunciato che saluterà il pubblico napoletano con l’ultimo concerto di Capodanno al teatro Mediterraneo.

Ufficio stampa

Luisa Maradei

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