Di: Alessandra Staiano

Tempo di lettura stimato: 2 minuti

Strepitosa Maria Rosaria Omaggio in “Omaggio a voi”, recital costruito per ripercorrere i primi 25 anni di carriera dell’attrice dagli intensi occhi scuri e dalla voce profonda. Adesso che gli anni sono 28 – come ha ricordato lei stessa nel piccolo palco allestita nella suggestiva corte di Palazzo Acampora ad Agerola nella serata di domenica 11 agosto 2013- lo spettacolo resta un prezioso scrigno in cui vengono racchiusi i momenti più significativi di un percorso artistico densissimo e che promette ancora importanti rivelazioni al pubblico. Non è un caso, infatti, che Maria Rosaria Omaggio chiuda il “quadro” sulle donne forti che ha interpretato sul palco – quello più ricco di personaggi ed emozioni nell’intero recital- con Oriana Fallaci, la giornalista italiana famosa in tutto il mondo per le sue interviste scomode, coraggiose e profetiche al tempo stesso. L’attrice romana ha interpretato la reporter toscana in “Walesa”, il film di Andrzej Wajda sulla vita del fondatore di Solidarnosc ed ex presidente della Polonia. La sua intervista farà da fil rouge alla pellicola che sarà presentata al Festival del Cinema di Venezia il prossimo 5 settembre. Come fil rouge per raccontare la sua carriera, invece, Omaggio ha scelto le donne forti che ha portato sul palco. Oltre e prima di Oriana, c’è la Santa sulla scopa di Luigi Magni, la Eleonora Duse di cui fa scoprire l’aspetto privato attraverso le lettere accorate e vibranti che hanno costellato il rapporto con Gabriele D’Annunzio e la satira che della “sublime” fece Trilussa all’epoca del tabarin, la Didone tanto abbandonata quanto perdutamente innamorata del suo Enea, la Graciela di “Diatriba d’amore contro un uomo seduto” – unica opera teatrale di Gabriel Garcia Marquez- che un giorno decide di dire al marito tutto quanto non gli ha detto nei suoi 25 anni di matrimonio, la Filumena di Eduardo nel suo monologo più famoso che si conclude davanti al quadro della Madonna e che Omaggio interpreta in modo magistrale.
Non solo donne: dalla poetica leggerezza con cui Calvino racconta l’assurdità della guerra e dei suoi (dis)valori in “Il cavaliere inesistente” all’allegria del “Valzer della toppa” di Pasolini ai nonsense del futurismo con Aldo Palazzeschi, passando attraverso Giorgio Gaber e William Shakespeare di cui Omaggio offre un delicato sonetto d’amore. Ad accompagnare una performance di altissimo livello interpretativo c’è Andrea Pelusi, professore di flauto traverso, compositore su fisarmonica ed esecutore al sax, la cui musica fa da contrappunto narrativo ai “racconti in corso”. Che si snodano in maniera armonica sul palco in un alternarsi di emozioni. Un nuovo appuntamento d’eccezione nell’ambito di Sui Sentieri degli Dei, Festival dell’Alta Costiera amalfitana, realizzato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luca Mascolo anche grazie alla preziosa collaborazione degli sponsor, come Giovanni Paone, patron di palazzo Acampora messo a disposizione come suggestiva location a momenti di arte teatrale e musicale.