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TEATRO TOTO’

“RIDERE 2014”

25^ Festival del Teatro Comico e del Cabaret

MASCHIO ANGIOINO

7 AGOSTO – 6 SETTEMBRE

7 SETTEMBRE CORTILE di SAN DOMENICO MAGGIORE

Tutte le sere alle ore 21,30 – (Biglietto 12 euro – posto unico numerato)

inserito nel cartellone degli eventi de

“L’Estate a Napoli 2014 – Sole, Luna e Talia”

Presentato dal Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo

CARTELLONE – MASCHIO ANGIOINO

7 e 8 agosto Giacomo Rizzo in “Signori si ride”

La migliore espressione comica partenopea prende spunto dagli sketch dell’avanspettacolo e della rivista. Giacomo Rizzo attinge a questo repertorio proponendo uno spettacolo tutta da ridere. Non si tratta di un’operazione nostalgia, ma di una vera e propria “Scuola della risata” che vedrà il pubblico partecipe ed entusiasta grazie ai ritmi incalzanti, alle tante invenzioni teatrali ed alla alta qualità degli attori presenti.

9 agosto Peppe Iodice in “Stavolta mi butto”

E stavolta Peppe Iodice si butta davvero, ma non spostatevi perché sarete investiti da un uragano di risate che renderà più allegra l’estate 2014.

Al Maschio Angioino arriva il one man show di Peppe Iodice, popolarissimo e straordinario fuoriclasse della comicità, con “ZELIG OFF”, “ZELIG” e ben ultimo “COLORADO” nel suo curriculum. Iodice è un artista dalla comicità immediata; nei suoi spettacoli “annusa” il pubblico con il quale improvvisa molto prima di inondarlo con il suo cabaret dalla battuta fulminea e con i suoi monologhi davvero esilaranti.

In questo recital estivo Peppe propone il meglio del suo nuovo repertorio spaziando fra i suoi ricordi d’infanzia e le sue nuove esperienze di marito-genitore, con le sue immancabili stilettate contro gli intellettuali, vere sue vittime sacrificali, sino all’attualità più pressante, tanto che se c’è una notizia rilevante sentita da un TG anche un minuto prima dello spettacolo, questa viene inserita immediatamente nel copione e diventa sicuramente un motivo di satira e divertimento.

Lo stile è diretto e il clima è sempre quello di una grande festa perché, dice Peppe: “Se non è così, mi viene la malinconia…!”

10 agosto Gigi Savoia in “Napoletani a Mosca”

12 agosto Diego Sanchez in “Stasera canto io”

Al traguardo dei suoi primi 40 anni di vita che coincidono con i suoi primi 25 anni di carriera, Diego Sanchez vuole in questo spettacolo, ripercorrere quelle che sono state le fasi salienti della sua vita. Quale miglior modo se non farlo attraverso la musica e le canzoni che hanno accompagnato Diego nei suoi vari percorsi. Ovviamente non mancheranno momenti di comicità rendendo il tutto un coinvolgente one man show d’altri tempi.

13 agosto i 3 Soprani Anna Caso, Nunzia D’Alessio e Angela Gragnaniello con al piano il m° Antonello Cascone

Dal 14 al 16 agosto Vittorio Marsiglia in “Isso, essa e ‘o malamente” con Lucio Bastolla, Barbara Corcione, Saverio Mattei

Tipico triangolo della classica “sceneggiata” napoletana. Lo spettacolo consiste nella pseudo rappresentazione dei momenti salienti di una sceneggiata e racconta la storia di Isso, marito onesto e lavoratore innamorato di Essa, moglie fedifraga, bella e provocante che ha una tresca con‘o Malamente, guappo, lesto di coltello e sciupa femmine. La trovata sta nel porre al lato della scena un cultore di questa arte povera; il Pubblico (Vittorio Marsiglia) che tifa, suggerisce, interviene, consigliando agli attori il modo di comportarsi, dando sfogo ai suoi umori e malumori, divertendo e sprigionando momenti di esilarante comicità. “Isso, essa e’o malamente” è uno spettacolo che è diventato, nel tempo, un classico, in esso si rivive l’atmosfera di quelle rappresentazioni molto in voga fino a tutta la prima metà del Novecento, dove c’era il dramma della gelosia e la corale partecipazione del pubblico, ma, in questo caso, è riproposto in chiave ironica, infatti i tre mitici personaggi sono osservati attraverso uno specchio magico che, esasperando e rendendo ridicoli i vari atteggiamenti e i luoghi comuni, crea una situazione paradossale. La satira che troneggia nel primo tempo, si condensa, nel secondo tempo, nella Macchietta: questa canzoncina da siparietto, nata come puro e semplice intrattenimento per un pubblico impaziente di applaudire il suo beniamino, domina sempre più le scene nazionali, fino ad essere protagonista assoluta, determinando a volte, con il suo potere dissacrante, problemi a coloro che sono raggiunti dagli strali brucianti di un ritornello. Dopo Nicola Maldacea, l’eredità passa a Nino Taranto e poi a Vittorio Marsiglia che è tuttora il tratteggiatore di profili ad acquerello, fra la complicità e la presa in giro, pescando a piene mani tra i tipi e le figure che oggi popolano una società dove tutto fa spettacolo. La regia dello spettacolo è di Giancarlo Nicotra

Il 17 agosto Stefano Sarcinelli e Francesco Paolantoni “Basta”

Il 21 e 22 agosto Simone Schettino in “Se permettete vorrei andare oltre” con Roberto Capasso e Pino Mosca “Il pubblico a teatro vuole divertirsi…” “ il pubblico a teatro vuole distrarsi…”, “il pubblico a teatro non vuole pensare….” . Questo è l’ imperativo quasi categorico rivolto ad un artista che si accinge a salire sul palco. Per quel che riguarda riguarda il divertimento e la distrazione nulla da eccepire. E’ indubbio che un artista tende il massimo sforzo affinché ciò si avveri; ma chi calca il palcoscenico a volte si pone anche un ragionevole dubbio : è il pubblico stesso a manifestare sia pure in maniera non diretta il suo bisogno di non voler pensare, o dietro tale affermazione si nasconde un fine molto più subdolo , e cioè che in realtà il pubblico non ” deve ” pensare?? Nello spettacolo ” Se permettete vorrei andare oltre ” Schettino si concede nel suo immaginario uno spettacolo dinanzi ad un pubblico ideale, dove la scaletta non viene decisa in base a quello che il pubblico vorrebbe, o più verosimilmente ” dovrebbe ” ascoltare, bensì è l’artista stesso a decidere gli argomenti senza farsi influenzare, convinto che si può andare oltre almeno per una serata. Sarà il pubblico alla fine con il suo insindacabile giudizio a decretare quanto sia vera o falsa l’affermazione che ” non vuol pensare “. A spezzare quest’incantesimo di volta in volta interverranno un direttore di scena – interpretato da Roberto Capasso – ed un ammiratore un po’ troppo invadente -Giuseppe Mosca -, che nonostante i vari e ripetuti tentativi non riusciranno però ad impedire all’artista di portare a termine il “ suo ” spettacolo dinanzi al suo pubblico ideale .

Il 23 e 24 agosto Benedetto Casillo in “Nu mese ‘o ffrisco”

di Paola Riccora, adattamento e regia di Benedetto Casillo, con Patrizia Capuano – Angelo Murano – Gennaro Morrone

L’autrice Paola Riccora è uno dei punti di riferimento più fulgidi e prestigiosi del teatro popolare: un teatro lieve, giocoso, genuino. “Nu mese ‘o ffrisco” è di sicuro un gioiello preziosissimo del tesoro della comicità napoletana.
Fu rappresentato per la prima volta nel 1916 al Teatro Nuovo, e negli anni ‘70 l’indimenticabile Luisa Conte ne fece uno dei suoi cavalli di battaglia. Ora lo riporta in scena Benedetto Casillo, appassionato cultore della tradizione teatrale partenopea. Lo fa con una rivisitazione assolutamente rispettosa dello spirito originario del testo antico. Qualche guizzo di fantasia personale, battute fulminanti, ritmi un po’ più serrati. Il tutto con gusto, sobrietà, eleganza. Senza cadute di stile. La trama presenta una storia semplice, semplice, per ridere come si rideva una volta: Enrico Carotenuto, pittoresco commerciante, inventore di una pomata insetticida di sicuro effetto, condannato per aver schiaffeggiato una maschera di un teatro cittadino, dove si è recato di nascosto con una sua amante, riesce a farsi sostituire in prigione da un amico squattrinato, mentre egli se ne va opportunamente in vacanza con la sua famiglia. Ma la vicenda si complica. L’amico ne combina di tutti i colori. La suocera di Enrico si fidanza col giudice che lo ha condannato, e poi…….tante risate per trascorrere due ore di buon divertimento.

Il 25 agosto il cabaret de I Briganti sul palco

Il 27 agosto Marianna Mercurio in “Non solo scugnizzi”

Il 28 e 29 agosto Gino Rivieccio “Mix”

” Stiamo freschi ” è il titolo dello show con cui Gino Rivieccio si ripresenta nel cortile del Maschio Angioino il 28 e il 29 agosto. Una raccolta dei suoi cavalli di battaglia incorniciati col solito garbo e la consueta verve e sottolineati dal violino di Lella Viscardi e dal piano di Mario Messina.

Il 31 agosto Lino D’Angiò in “Da grande voglio fare il sindaco”

“La mia non è ne una discesa ne una salita, semplicemente una rimasta in campo”. E’ con queste parole che il noto trasformista partenopeo Lino D’Angiò, annuncia la sua decisione di lanciarsi nell’arena politica italiana. Una scelta presa dopo tante tribolazioni, ma con la consapevolezza che è ormai necessario che qualcuno indichi la giusta via, la terza. Da Grande voglio fare il sindaco è il titolo del comizio spettacolo con il quale il napoletano sta dimostrando a tutta la Campania che un altro modo di fare politica esiste, il suo. Un programma trasversale, scritto per la gente e portato nei teatri finalmente da uno che quelle tavole ben le conosce. Il sipario si aprirà finalmente su un professionista dello spettacolo, non uno dei tanti improvvisati che in questi mesi hanno riempito le sale di militanti. Uno che con il suo dissacrante comizio metterà alla berlina tutti i suoi avversari. Meglio essergli amico che nemico, è la regola non scritta da anni rispettata da tutti i maggiori esponenti delle correnti politiche nazionali. Per annunciare il proprio endorsement al candidato Lino D’Angiò, sulle tavole del teatro, ci saranno esponenti del mondo politico, culturale e religioso del calibro del cardinale Crescenzio Sepe, Giorgio Napolitano, Aurelio De Laurentiis, Nino D’Angelo, Gennario D’Auria, Vincenzo De Luca e Luigi De Magistris. Una vera e propria consegna del testimone che darà a D’Angiò l’opportunità di coronare quelle che da sempre sono le speranze di un giovane e brillante napoletano che ha avuto un solo sogno, ossia quello di raggiungere la poltrona più ambita, ma allo stesso tempo più scomoda, per un cittadino partenopeo. Da grande voglio fare il sindaco è il naturale porto d’arrivo per un artista che nelle figure politiche ha storicamente attinto a piene mani. “Per conoscere i cittadini si deve cominciare dal primo, ma allo stesso tempo non bisogna tralasciare le tante piccole sfaccettature che caratterizzano il nostro essere meridionali” commenta così l’attore il suo ultimo spettacolo. “L’essere meridionali nasce da uno strano mix di superstizione, religiosità, politica gridata che i personaggi che da sempre ho personificato negli anni di spettacolo mi hanno permesso di approfondire. Credo, grazie a loro, di essere diventato un profondo conoscitore della cultura napoletana e di larga parte del sud d’Italia”. Prima di cimentarsi con la stesura di Da grande voglio fare il sindaco, Lino D’Angiò si è assicurato centinaia di repliche per Natale in casa Bassolindo, Spasso dopo spasso in casa Bassolindo, Il Codice D’Angiò e Faccio…Piazza pulita, piéce teatrali scritte di proprio pugno. Fortunata anche la produzione al di fuori del palco, in particolare per il piccolo schermo. Da anni D’Angiò scrive e conduce programmi televisivi. Il primo di successo, TeleGaribaldi, è diventato in breve trampolino di lancio per diversi comici napoletani del calibro di Biagio Izzo, Rosaria De Cicco, Rosalia Porcaro, I Ditelo voi, Lisa Fusco, Antonio e Michele e Alessandro Siani. Avanzi Popolo! – The Original, Facciamo …Piazza pulita, Il codice D’Angiò sono solo alcuni degli altri programmi che hanno portato l’attore napoletano nel programma di Antonio Ricci Striscia la notizia e a diverse apparizioni in programmi delle televisioni nazionali, quali La posta del cuore con Sabina Guzzanti, Quelli che il calcio con Simona Ventura e Fenomeni con Piero Chiambretti. Ultimo, in ordine di tempo, lo strepitoso esperimento del Tg D’Angiò, realizzato con una serie dapprofondimenti giornalistici e notizie straNordinarie sulla pagina napoletana del sito repubblica.it.

Il 1 settembre Giovanni Esposito e Francesco Procopio in “Atletico minaccia footbal club”

Il 2 settembre la Compagnia di Luigi De Filippo con Umberto Bellissimo presenta “E’ arrivata la felicità”. E’ ARRIVATA LA FELICITA’!

Spettacolo in due atti di Peppino De Filipporegia Luigi De Filippo, con Umberto Bellissimo e gli attori della compagnia di Luigi De Filippo ARIA PAESANA di Peppino De Filippo. In un paese di campagna, non lontano da Napoli, un giovane nipote di benestanti agricoltori, sogna un lavoro ed un avvenire a Napoli o in una grande città del Nord. Il giorno della partenza arriva, ed il giovane lascerà il suo paese con tante belle speranze, ma abbandonando i vecchi zii nel rammarico per la sua partenza. Una storia commovente ma pervasa da quella ironia e comicità propria di Peppino De Filippo che sapeva mostrare, anche tra le lacrime, la risata della commedia umana. DON RAFELE IL TROMBONE di Peppino De Filippo Un povero suonatore di trombone, modesto musicista, un giorno crede di aver incontrato finalmente la fortuna. Gli capita in casa un ricco signore che si presenta come famoso concertista e che gli promette di condurlo con sé in giro per il mondo a raccogliere gloria e danaro. Ma il destino beffardo sta per giocargli l’ennesima delusione al posto della fortuna appena immaginata. Due storie piene di amara comicità e arricchite dalla personale e umana regia di Luigi De Filippo. Due atti unici che sono il classico esempio del grande Teatro umoristico dei De Filippo, maestri dell’Arte di far ridere riflettendo.

Il 3 settembre grande festa per ricordare Nunzio Gallo con protagonisti Gianfranco e Massimiliano Gallo e Gianluca Di Gennaro in “Ho cantato ad occhi aperti da Napoli al sogno” Per la prima volta, dopo la sua scomparsa, verrà ricordata la figura di un grande artista partenopeo che portò la nostra cultura in Italia e nel mondo: il celebre cantante ed attore Nunzio Gallo. I figli Gianfranco e Massimiliano, col nipote Gianluca di Gennaro, saliranno sul palco insieme a tantissimi personaggi del Teatro e della Canzone napoletana ed italiana per rendere omaggio al grande artista scomparso nel 2008 insieme ai suoi amici ed estimatori. Compagni di avventura e di viaggio che gli renderanno omaggio cantando le sue canzoni o recitando brani dal suo libro autobiografico inedito, scritto dall’artista poco prima di lasciarci. Un omaggio dovuto, ad un personaggio che ha sicuramente contribuito a mostrare un’immagine positiva di Napoli e di conseguenza dell’intera regione. Un momento di Festa, col sorriso come nel suo stile, per ricordare un pezzo della nostra Storia artistica , un popolo senza memoria è un popolo senza futuro. Una Festa fra amici, una serata evento che si preannuncia emozionante e sincera.

Il 4 settembre Peppe Lanzetta “L’urlo”

Ricerca musicale, forma canzone e teatro ne sono protagonisti Peppe Lanzetta coi Letti Sfatti. Uno spettacolo spietato nella sua ironia e crudo nella sua forma. Anime che si confondono, si confrontano, si fondono nel teatro, nella letteratura e nella musicalità di una città come Napoli tutta immersa nel percorso artistico di Lanzetta. La forza prorompente di un attore, scrittore e in questa occasione anche fine dicitore in musica, fusa alla ricerca musicale dei Letti Sfatti che riescono ad avvolgere, scolpire e colorare il più istrionico Lanzetta degli ultimi anni. Si scava nel percorso artsistico e nella poetica di Piero Ciampi fino ad arrivare a fonderlo con Viviani, un omaggio a Jannacci in cui Lanzetta teatralizza Vincenzina e i Letti Sfatti eseguono Si vede. Con ” ‘A Lampedusa ‘o mare è ‘nfuso” si raggiunge l’apice di questa nuova dimensione di teatro canzone; questo brano ha segnato l’inizio della collaborazione di Peppe Lanzetta con Jennà Romano dei Letti Sfatti che prosegue con un progetto discografico e multimediale prossimamente edito. Nel progetto anche una collaborazione con Franco Battiato con cui Lanzetta duetta in Arriverà brano scritto a quattro mani con il cantautore siciliano. Momenti estratti da Infernapoli e da Ridateci i sogni, diventano racconti in musica. Infine una intensissima Valle Giulia di Pasolini recitata, sputata, cantata da Lanzetta. Momenti unici fatti di rabbia, disincanto e di quella autoironia che esiste e persiste in quei posti che Lanzetta definiva Bronx napoletano.

CORTILE di SAN DOMENICO MAGGIORE

Il 7 settembre per la serata conclusiva “Ridere” si sposterà presso il Cortile di San Domenico Maggiore (ore 21,00) con Angelo Gilardino, World Prèmieres, Concerto del Sepeitho – Grande Orchestra Sinfonica Russa diretta dal m° Leonardo Quadrini.