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Dal 12 al 24 aprile 2016
Carmen
di Enzo Moscato
adattamento e regia Mario Martone
direzione musicale Mario Tronco
con
Iaia Forte, Roberto De Francesco
e con
Ernesto Mahieux, Giovanni Ludeno, Anna Redi, Francesco Di Leva,
Houcine Ataa, Raul Scebba, Viviana Cangiano, Kyung Mi Lee

arrangiamento musicale Mario Tronco e Leandro Piccioni
musiche ispirate alla Carmen di Georges Bizet

esecuzione dal vivo
Orchestra di Piazza Vittorio
(in ordine alfabetico): Emanuele Bultrini, Peppe D’Argenzio, Matteo Di Francesco,
Kyung Mi Lee, Omar Lopez, Pino Pecorelli, Andrea Pesce,
Pap Yeri Samb, Raul Scebba, Marian Serban, Ion Stanescu

scene Sergio Tramonti – costumi Ursula Patzak – luci Pasquale Mari
suono Hubert Westkemper – coreografie Anna Redi – aiuto regia Raffaele Di Florio

produzione
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale


Carmen nelle mani di Mario Martone svela la sua natura più intima e popolare, tra zarzuela e bassi napoletani. Scrive il regista: «Quando ho pensato di dare vita con l’Orchestra di Piazza Vittorio a una Carmen napoletana, secondo i modelli del teatro musicale popolare che vanno da Raffaele Viviani alla sceneggiata, ho proposto a Enzo Moscato di scriverne il testo, chiedendogli un copione in cui ci fossero dialoghi e personaggi ispirati alla tradizione, ma guardando alla novella di Mérimée oltre che all’opera di Bizet. Quel che mi ha sempre affascinato della novella è il fatto che la vicenda è rievocata: Mérimée immagina che Don José gliela racconti in prigione, la sera prima di morire impiccato. Enzo ha colto al volo questa indicazione e ha scritto un testo che si muove su due piani, quello del racconto al presente e quello passato dell’azione rievocata. Ne è nato lo spettacolo che vedrete, in cui procedono di pari passo le parole di Mérimée e dei librettisti Meilhac e Halévy completamente reinventate da Moscato e la musica di Bizet trasfigurata da Mario Tronco con Leandro Piccioni e l’Orchestra di Piazza Vittorio. La contaminazione è totale: Napoli si pone come centro di un mondo latino fatto di nomadismi, dalla Spagna alla Francia e, via via trasmigrando, fino a Tunisi. La lingua e la musica sono al centro di tutto, il vortice che tutto attrae: l’amore, la passione, il tradimento, la libertà e la violenza, l’allegria e il dolore, il mistero. Non c’è un’epoca definita (anche se sentiamo balenare tanto la Napoli del dopoguerra quanto quella della criminalità dei nostri giorni), non c’è la Micaela dell’opera (che in Mérimée non esiste, serviva a Bizet per ragioni morali e musicali). Soprattutto, nel testo di Enzo Moscato, la protagonista non muore: a raccontare al “forestiero” (cioè a tutti noi) quanto è successo non c’è più solo Don José, anche Carmen prende finalmente parola».

Durata 1h e 15min


Info spettacolo:

Teatro Bellini
Carmen
Dal 12 al 24 aprile

Prezzi
MAR/SAB. POMERIGGIO
1′ SETTORE 25€
2′ SETTORE 20€
3′ SETTORE 16€

MER/GIOV/VEN/SAB/DOM
1′ SETTORE 35€
2′ SETTORE 30€
3′ SETTORE 23€

OVER 65/CRAL/CONVENZIONI
1′ SETTORE 30€
2′ SETTORE 25€
3′ SETTORE 20€
Esclusivamente per le repliche del mercoledì, giovedì e venerdì

Ai prezzi sopraelencati va applicata una maggiorazione del 10% pari al diritto di prevendita

UNDER 29 15 €

ORARI
MARTEDÌ, GIOVEDÌ, VENERDÌ, SABATO ORE 21.00 – MERCOLEDÌ ORE 17.30 – SABATO POMERIGGIO 16 APRILE ORE 17.30 – DOMENICA ORE 18.00

TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE

IN TOURNÉE IN ITALIA DAL 30 MARZO ALL’8 MAGGIO 2016

“CARMEN” DI ENZO MOSCATO, REGIA DI MARIO MARTONE, CON IAIA FORTE

E L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO DIRETTA DA MARIO TRONCO

E’ iniziata da Padova, il 30 marzo 2016, la nuova tournée italiana dello spettacolo CARMEN di Enzo Moscato, con l’adattamento e la regia di Mario Martone e la direzione musicale di Mario Tronco. Interpreti principali Iaia Forte (nel ruolo di Carmen) e Roberto De Francesco (nel ruolo di Cose’). Con loro in scena: Ernesto Mahieux, Giovanni Ludeno, Anna Redi, Francesco Di Leva, Houcine Ataa, Raul Scebba, Viviana Cangiano, Kyung Mi Lee.

L’arrangiamento musicale è di Mario Tronco e Leandro Piccioni, le musiche sono ispirate alla Carmen di Georges Bizet, con l’esecuzione dal vivo dell’Orchestra di Piazza Vittorio: con Emanuele Bultrini, Peppe D’Argenzio, Matteo Di Francesco, Kyung Mi Lee, Omar Lopez, Pino Pecorelli, Andrea Pesce, Pap Yeri Samb, Raul Scebba, Marian Serban, Ion Stanescu.

Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Ursula Patzak, le luci di Pasquale Mari e il suono a cura di Hubert Westkemper, team di affiatati artisti che da tempo affianca Martone nei suoi lavori. Le coreografie sono curate da Anna Redi; Raffaele Di Florio è l’aiuto regista e Sandra Müller l’assistente scenografa.

Lo spettacolo che ha debuttato in prima assoluta al Teatro Carignano di Torino il 24 febbraio 2015, è prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

CARMEN nel 2016 sarà rappresentata in tournée nelle seguenti piazze:

30 marzo – 3 Aprile 2016 | Teatro Verdi, Padova

5 – 10 aprile 2016 | Teatro Nuovo, Verona

12 – 24 aprile 2016 | Teatro Bellini, Napoli

26 aprile – 1 maggio 2016 | Teatro Carignano, Torino

4 – 8 maggio 2016 | Teatro Comunale, Ferrara

Carmen, nelle mani di Mario Martone, svela la sua natura più intima e popolare, tra zarzuela e bassi napoletani. Scrive il regista: «Quando ho pensato di dare vita con l’Orchestra di Piazza Vittorio a una Carmen napoletana, secondo i modelli del teatro musicale popolare che vanno da Raffaele Viviani alla sceneggiata, ho proposto a Enzo Moscato di scriverne il testo, chiedendogli un copione in cui ci fossero dialoghi e personaggi ispirati alla tradizione, ma guardando alla novella di Mérimée oltre che all’opera di Bizet. Quel che mi ha sempre affascinato della novella è il fatto che la vicenda è rievocata: Mérimée immagina che Don José gliela racconti in prigione,

la sera prima di morire impiccato. Enzo Moscato ha colto al volo questa indicazione e ha scritto un testo che si muove su due piani, quello del racconto al presente e quello passato dell’azione rievocata. Ne è nato lo spettacolo che vedrete, in cui procedono di pari passo le parole di Mérimée e dei librettisti Meilhac e Halévy completamente reinventate da Moscato e la musica di Bizet trasfigurata da Mario Tronco con Leandro Piccioni e l’Orchestra di Piazza Vittorio. La contaminazione è totale: Napoli si pone come centro di un mondo latino fatto di nomadismi, dalla Spagna alla Francia e, via via trasmigrando, fino a Tunisi. La lingua e la musica sono al centro di tutto, il vortice che tutto attrae: l’amore, la passione, il tradimento, la libertà e la violenza, l’allegria e il dolore, il mistero. Non c’è un’epoca definita (anche se sentiamo balenare tanto la Napoli del dopoguerra quanto quella della criminalità dei nostri giorni), non c’è la Micaela dell’opera (che in Mérimée non esiste, serviva a Bizet per ragioni morali e musicali). Soprattutto, nel testo di Enzo Moscato, la protagonista non muore: a raccontare al “forestiero” (cioè a tutti noi) quanto è successo non c’è più solo Don José, anche Carmen prende finalmente parola».