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Dal 28 novembre al 3 dicembre 2017

Quel gran pezzo della Desdemona

Tragedia sexi all’italiana

di Luciano Saltarelli

con Rebecca Furfaro, Giovanna Giuliani, Luca Sangiovanni, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano

regia Luciano Saltarelliproduzione Napoli Teatro Festival Italia, Teatri Uniti, Casa del Contemporaneo in collaborazione con l’Università della Calabria

Autore, attore e regista tra i più interessanti del panorama italiano, Luciano Saltarelli dirige in un’originale commedia alcuni dei più brillanti talenti della scena contemporanea. Quel gran pezzo della Desdemona nasce dalla bizzarra contaminazione della trama tragica, articolata e ineluttabile dell’Otello di Shakespeare con il registro della commedia sexy, tanto frequentata dal cinema italiano degli anni ’70. Il risultato è una pièce scanzonata e surreale, che ci trascinerà in un mondo popolato da maschere gaudenti, superficiali e sessuomani che agiscono sullo sfondo della Milano degli anni ’70. Nella cornice storica e sociale di una città infiammata da lotte di classe e atti terroristici, dove la nebbia si confonde col fumo d’un ordigno esploso, città brulicante di esistenze brillanti o cupe, in corsa frenetica con la vita che accoglie con generosità fiumi di meridionali in cerca di fortuna, agiscono i nostri protagonisti, Desdemona e Moro. Lei è l’avvenente ed emancipata figlia di Brambilla, il proprietario della fabbrica di manichini dove lavora lui, un valentissimo operaio emigrato dal profondo sud, che ha perso la voce per salvare la fabbrica da un incendio. Attorno ai due amanti, si muovono una serie di personaggi ai limiti del surreale – Jago, l’infido collega di Moro; Emilia, la lugubre moglie di Jago; Cassiolo, lo sciocco operaio di infimo ordine nonché pedina essenziale nelle mani di Jago – insieme ad altre presenze inquietanti, apparizioni improvvise, incursioni impensate che alimentano la messa in scena di un incidente espressivo dai risvolti stranianti, di un sogno, di una visione, di un delirio personale scaturito dal capolavoro shakespeariano.

Info Spettacolo

Teatro Bellini, dal 28 novembre al 3 dicembre

Orari: feriali ore 21:00 – mercoledì ore 17:30 – sabato ore 17:30 e 21:00 – domenica ore 18:00

Prezzi: da euro 14,00 a euro 32,00 – Under 29 euro 15,00

QUEL GRAN PEZZO DELLA DESDEMONA

Una tragedia sexy all’italiana

di Luciano Saltarelli

Liberamente ispirato all’Otello shakesperiano, Quel gran pezzo della Desdemona, scritto e diretto da Luciano Saltarelli, utilizza alcuni degli stilemi della commedia sexy all’italiana coniugandoli con la trama ineluttabile della tragedia del Bardo. Ambientato nella Milano degli anni ’70, lo spettacolo di Saltarelli (presentato in prima nazionale nello scorso giugno al Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio) debutta martedì 28 novembre (ore 21, repliche fino a domenica 3 dicembre 2017) al Teatro Bellini di Napoli.

In scena, oltre allo stesso Luciano Saltarelli, ci sono Rebecca Furfaro, Giovanna Giuliani, Luca Sangiovanni, Giampiero Schiano. Le scene e i costumi dello spettacolo sono di Lino Fiorito, il disegno luci di Pasquale Mari, le musiche originali sono di Federico Odling e il suono è a cura di Daghi Rondanini. Una produzione Napoli Teatro Festival Italia e Teatri Uniti in collaborazione con l’Università della Calabria.

Il testo riscritto da Saltarelli, oltre che al capolavoro shakesperiano, si ispira alla novella di Cinzio, letterato e poeta del ‘500: “Nella novella – spiega l’autore e regista – il capitano Moro e Desdemona sono i protagonisti della storia, accanto a loro un alfiere infingardo e un luogotenente. Sarà Shakespeare a regalare un nome a Otello, a Jago e a Cassio e a rielaborare in modo deciso la novella originale. È questo il motivo per cui ho ritenuto lecito riferirmi alla nomenclatura di Cinzio riguardo ai due amanti e di concedermi qualche libertà sulla scelta dei nomi degli altri personaggi, deformandoli per necessità e ruoli che si modificano nel passaggio agli anni ’70”. Lo spettacolo ci cala nella Milano dell’industria, dei conflitti di classe, degli immigrati schiavi del lavoro, avvolgendola in suggestioni cinematografiche di quegli anni. Sullo sfondo della vicenda teatrale, troviamo una città infiammata dalle lotte di potere, dagli scontri di classe, dai conflitti sessuali, dagli atti terroristici, dove la nebbia si confonde col fumo d’un ordigno esploso, una Milano brulicante di esistenze brillanti o cupe, tutte in corsa frenetica con la vita. Nell’allestimento gli umidi canali di Venezia divengono le incandescenti filiere delle catene di montaggio, mentre le strade di Cipro si trasformano in un reticolato di viali, piazze, sottopassaggi, sale di cinematografo, case e negozi della Milano fra la fine del boom economico e gli anni di piombo.

Il contesto sociale fa da cornice al conflitto teatrale, scaturito dalla conquista di una posizione per merito, privilegio o cieco arrivismo. In questo panorama, Desdemona è la classica giovane ragazza di buona famiglia, appena diplomata in un collegio svizzero. È bella e sensuale, un po’ ingenua ed è l’amatissima figlia unica del Commendator Brambilla, uomo gaudente, proprietario di una fabbrica di inquietanti manichini dove lavora Moro, emigrato napoletano, valentissimo operaio, muto per le conseguenze traumatiche di un atto d’eroismo. Desdemona si innamora di Moro per questa sua unicità e attorno ai due amanti si muovono gli altri artefici degli eventi: Jago, l’infido compaesano di Moro, prima collega e poi sottoposto, artefice per bramosia di potere della subdola macchinazione; Emilia, lugubre moglie di Jago e inconsapevole complice degli inganni del marito; Cassiolo, sciocco operaio di infimo ordine e pedina essenziale nelle mani di Jago. La trama shakespeariana si adagia sui personaggi, deformata dal filtro parossistico della commedia sexy anni ’70. Tali alterazioni tipiche del contesto storico e sociale di oltre quarant’anni fa, evidenziate anche nell’originale commento musicale di Federico Odling, costituiscono le linee essenziali di questa riscrittura scenica.

Cast e crediti

QUEL GRAN PEZZO DELLA DESDEMONA

Tragedia Sexy all’italiana di Luciano Saltarelli

con

Rebecca FurfaroDesdemona

Giovanna GiulianiEmilia, Ludovica, Bianca

Luca SangiovanniMoro

Luciano Saltarelli mamma di Moro, Brambilla, Jago, Don Dino

Giampiero SchianoCassiolo, chierichetto, spettatore di cinema

scene e costumi Lino Fioritoluci Pasquale Marimusiche originali Federico Odling suono Daghi Rondaniniassistente alla regia Giovanni Meranoassistente alle scene Massimo Raimondoassistente ai costumi Alina Lombardi, Anna Verde, Sara Bertodirezione tecnica Lello Becchimanzidatore luci Lucio Sabatino – videoproiezioni Jack De Luca
regia Luciano Saltarelli

produzione Napoli Teatro Festival Italia, Teatri Uniti

in collaborazione con Università della Calabria

un ringraziamento speciale a Raffaele Galiero

attrezzeria ed elementi di scena Alovisi

materiale tecnico Megaride

autotrasporti Massimo Liberato