Di: Sergio Palumbo

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Tra gli eventi clou del Napoli Noisy Fest 2018 spicca il nome di Noel Gallagher, che con i suoi High Flying Birds approda per la prima volta a Napoli nell’ambito dello Stranded on the Earth World Tour. Puntualissimo, come la sveglia di Fort Knox che dà la carica al pubblico napoletano, l’ex Oasis apre il concerto alle 21 spaccate, con una scaletta che ricalca, nei primi quattro brani, quella del suo ultimo album, Who built the moon? Ottoni in grande spolvero per Holy Mountain ed il suo rock ‘n’roll incalzante che tanto ricorda Ca plane pour moi di Plastic Bertrand. Come si fa a non cantare a squarciagola “She fell, she fell, right under my spell”? E poi, come non apprezzare la geniale e deliziosa parte del flauto? Insomma, un grande inizio, ma Noel sembra un po’ freddo ed asettico rispetto all’acclamazione ed ai cori del pubblico napoletano: cambia chitarra, attacca un altro brano, ma non dice una parola. Ci vorranno ben nove brani prima di un suo saluto. Ma “poco a poco” si scioglie anche lui e dedica ai tanti fan degli Oasis che vede dal palco il primo brano in scaletta preso dal repertorio del suo precedente gruppo: Little by little. Ma già prima non erano mancate le emozioni: Keep on Reaching ed It’s a Beautiful World dal nuovo album, poi l’acclamatissima In the heat of the moment, primo singolo estratto da Chasing yesterday, peccato senza l’irresistibile “na na na na na na”, cui sopperisce parzialmente il pubblico (ma non è la stessa cosa). Sempre dal secondo album post-Oasis, la traccia d’apertura Riverman è seguita dalla traccia di chiusura, la strepitosa Ballad of Mighty I e la sua incredibile sonorità. Con If I had a gun… e Dream on si va leggermente indietro nel tempo, all’album di debutto degli “Uccelli Altovolanti” di Noel. Ma il vero e proprio tripudio del pubblico arriva con The importance of being idle, che ha già tredici anni ma sembra ieri quando uscì il suo indimenticabile funebre video in bianco e nero. Dopo la breve parentesi Oasis si torna all’ultimo album, con If love is the law e con l’intima Dead in the water, che tanto ricorda Talk tonight, con la voce di Noel accompagnata dalla sola chitarra acustica e dalle tastiere sul finale. Ma “attenti a cosa si desidera”, perché potrebbe avverarsi, dice il saggio. Se si desidera ascoltare qualcosa che ricordi Come together dei Beatles, Be careful what you wish for è perfetta, prima di “imparare a volare” con She taught me how to fly e l’ipnotico ripetersi di “The one I love… The one I love…”. Un altro salto nel passato per la gioia del pubblico napoletano: la superba ballata Half the world away, ingiustamente relegata a un lato B nel 1994 e tanto amata da un certo Paul Weller, è seguita da uno dei capolavori di Noel: Wonderwall, cantata dall’inizio alla fine dal pubblico insieme a Noel prima di AKA… What a life! Viene davvero voglia di esclamare “Che vita!”: è già finito il concerto? Per fortuna ci sono i bis e Noel sa bene quale sia la “roba giusta” perché siano indimenticabili. The right stuff è il primo bis, per poi tornare agli Oasis con Go let it out e, per l’esplosione di gioia del pubblico, l’immancabile Don’t look back in anger, con il ritornello lasciato da Noel al pubblico, che canta a squarciagola di Sally in un oceano di smartphone videoregistranti in cui spicca qualche sparuto irriducibile romantico che ancora usa l’accendino, che fa sicuramente una luce più suggestiva di un display. Il pubblico chiede a gran voce Live forever, ma Noel ha in serbo un finale ancora più emozionante: dopo aver presentato il gruppo, la Marsigliese introduce l’inconfondibile All you need is love dei Beatles. Un finale perfetto. Dopo quasi due ore, Noel e i suoi High Flying Birds ringraziano e chiudono un gran bel concerto tra l’acclamazione del numeroso e calorosissimo pubblico napoletano.

Prossimi appuntamenti del Naples Noisy Fest: Coez il 29 giugno, Paul Kalkbrenner il 30 giugno, Benji e Fede il 7 luglio, i Kasabian il 15 luglio, con la chiusura affidata a Sting (già sold out), il 30 luglio 2018.

Link: il sito dell’Arena Flegrea di Napoli – www.arenaflegrea.com