Di: Redazione

Tempo di lettura stimato: 2 minuti

LE NOTTI GOTICHE

Eraldo Baldini Massimo Cotto

I delitti sono negati.

Leggende e ritualità mai dimenticate si agitano

sotto una coltre di torpore provinciale.

Ma pretendono verità, questi morti avvolti in un sudario di nebbia.

Eraldo Baldini, Le notti lunghe

Ancora il fiume, così familiare nei romanzi di Baldini, con i suoi meandri, le sue rive fangose, le sue paludi da cui salgono nebbie che avvolgono la vita e i suoi misteri. Un delitto, reso ancora più efferato dal fatto che apparentemente è stato compiuto senza un motivo, i ritmi rallentati, i personaggi che si muovono in una atmosfera rarefatta, in cui le brume attutiscono le voci e i rumori, e che paiono frapporsi fra la realtà e il sogno. Anche la vita stessa appare irreale nel breve romanzo di Baldini, fra anziani che non si sentono tali, che sembrano quelli che non sono e sono quelli che non sembrano.

Massimo Cotto, Le notti corte

Anche il vero protagonista del romanzo di Cotto è un fiume, il fiume Tanaro. E un bambino, Augusto, capace di vedere la morte prima che arrivi. Capace di vedere le “persone morte”. Una storia antica, quasi dimenticata, che rispunta all’improvviso e che porta con sé il suo mondo fatto di streghe, di fantasmi, di credenze popolari, di forze ctonie. Una forza sovrannaturale, una pazzia omicida che induce al suicidio. Strane leggende di bambini impalati sott’acqua per far cessare l’epidemia di malaria, di mamme che mangiano il cuore delle rondini, di masche, streghe cattive che quando muoiono cedono i loro poteri agli umani.

Una serie di morti che arriva nel cuore della notte, la “notte corta”, l’ora in cui i bardot, le anime dei bambini morti, uccidono prima di andare a dormire. E uccidono solo chi merita davvero di morire, chi è stato molto cattivo.

Eraldo Baldini è nato a Russi (RA). Dopo essersi specializzato in Antropologia culturale ed Etnografia, agli inizi degli anni Novanta si dedica alla narrativa. Nel 1991 vince il Myfest col racconto Re di Carnevale, ma il romanzo che gli dà notorietà è Mal’aria, col quale vince il Premio Fregene. Tra gli altri suoi libri ricordiamo Gotico Rurale, Faccia di sale, Bambine, Come il lupo, Halloween. Oggi non solo è un romanziere affermato in Italia e all’estero, ma anche uno sceneggiatore, autore teatrale e organizzatore di eventi culturali

Massimo Cotto, giornalista, è nato ad Asti il 20 maggio 1962. Ha scritto una trentina di libri di argomento musicale e due romanzi, Hobo, una vita fuori giri e L’ultima volta che sono morto.

Link: il sito di Aliberti Editore – www.alibertieditore.it