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Le Pecore Nere

presenta

Virus Teatrali

‘MUNNO E TERZO MUNNO’

regia | Giovanni Meola

testo | Luigi Credendino

con (in o.a.)

Luigi Credendino

Daniele Matascioli

Mario Faticato

Vito Pace

Alessandro Palladino

ass.te alla regia Elena Palmentieri

costumi Annalisa Ciaramella

elementi di scena Anna Seno

musiche originali Adriano Aponte

fotografo di scena Alessandro Pone

durata | 1h

“‘Ncopp’a ‘stu munno | ce stanno mille munni

e mille munni ancora ce so’ stati.

Munni ca pareno diversi uno cu ‘n’ato

e munni sempe ‘o stesso | maie cagnati.

‘Ncopp’a ‘stu munno | ce stanno mille munni

ca se fanno guerra uno cu ‘n’ato

e mentre uno va annanzo | ‘nu munno rest’areto.

Pecché ‘ncopp’a ‘sta terra, | ‘a ca munno è munno,

ce so’ sempe stati | munno e terzo munno !”

MUNNO e TERZO MUNNO è l’opera di debutto di un giovane attore già svariate volte interprete per Virus Teatrali.

Luigi Credendino è infatti il protagonista de L’INFAME, il monologo scritto e diretto da Giovanni Meola insignito del PREMIO ENRIQUEZ 2008, in cartellone alla 40esima edizione di Settembre al Borgo 2010 nonché PREMIO LANDIERI 2012 come ‘miglior testo originale’ e in scena ininterrottamente dal 2003, nonché di numerosi altri spettacoli e cortometraggi (tra cui i pluripremiati BANDO DI CONCORSO-2010, IL SOSPETTO-2011 con Massimo Dapporto e UNA BREVE VACANZA-2012 con Giulio Scarpati), anch’essi pluripremiati, prodotti negli ultimi anni da Virus Teatrali.

Il lavoro in questione è un’opera in versi sciolti ambientata però in una singolare location: una piazza di spaccio.

Ovvero una zattera isolata, una piccola unità avulsa che vive una realtà altra che la taglia fuori da tutto e che diviene così, grazie anche alla scelta del linguaggio in versi e assonanze onomatopeiche, lo specchio di qualcosa di più universale perché la lingua è allo stesso tempo mutuata dalla realtà di strada ma trasformata e sublimata dalla sonorità del verso.

Un detentore, un pusher e un palo

alla prese con una giornata qualsiasi di lavoro,

tra clienti|consumatori che si susseguono senza sosta

e sogni che non si avvereranno.

Una giornata che però non si concluderà nel solito modo.

La virulenza della scrittura illumina questo spaccato umano dal di dentro con una vividezza accentuata da una scrittura verace ed estremamente musicale.

Si tratta del primo testo in versi e non in prosa su un argomento così delicato e di cui Virus Teatrali si occupa da dodici anni, con testi, messinscene, progetti regionali e nazionali, spettacoli, laboratorii e partecipazioni a convegni e conferenze.

Da LO SGARRO (testo vincitore del premio nazionale di drammaturgia CITTÀ di VALENZANO 2006 e ospitato a BENEVENTO CITTÀ SPETTACOLO nel 2000) al progetto TEATRO & LEGALITÀ (premio GIRULÀ 2007), passando per L’INFAME e FRAT’ ‘e SANGHE, Giovanni Meola ha affrontato svariate volte temi e storie di personaggi al limite, operanti in quella zona grigia che è sempre più preponderante nella nostra vita di tutti i giorni.

estratti Rassegna Stampa

“Luci basse e il silenzio improvvisamente rotto da respiri affannosi e passi irrequieti che sembrano venire da lontano, da un mondo che sta dietro o sotto il nostro mondo. E nell’ombra, le sagome dei protagonisti dell’ultimo lavoro diretto da Giovanni Meola: il ‘Terzo Mondo’ raccontato dai versi sciolti dell’autore e attore Luigi Credendino si palesa con ancor maggiore evidenza di ciò che esso è veramente: una realtà apparentemente lontana eppure così tremendamente e tragicamente vicina a ciascuno di noi.”

(Il Caffè)