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Lo spettacolo Signorina Else di Schnitzler

interpretato da Federica Sandrini

con la regia di Alberto Oliva su traduzione di Enrico Groppali

in scena dal 10 al 15 maggio 2016 al Ridotto del Mercadante

chiude la Stagione della piccola sala del teatro di piazza Municipio

Dramma della solitudine e dell’indecisione, La signorina Else di Arthur Schnitzler del 1924 è un testo di straordinaria attualità. In questo nuovo allestimento prodotto dal Teatro Stabile di Napoli in scena dal 10 al 15 maggio al Ridotto del Mercadante, la protagonista del titolo è interpretata dall’attrice Federica Sandrini; la regia è di Alberto Oliva; la traduzione di Enrico Groppali. La giovane Else incarna tutte le incertezze di una società in profonda crisi quel è quella mitteleuropea tra le due guerre mondiali, viziata da un fantasmagorico boom economico, da aspettative sociali al rialzo, dalla speculazione finanziaria, dallo smarrimento e perdita di valori e visioni.

“Prima di scendere fra quella volgare accozzaglia, vorrei gridare all’aria un addio. Ma a chi sarebbe rivolto? Mi sento così sola, nessuno può comprendere la mia straziante solitudine”.

In questa accorata esclamazione della giovane Else – dichiara il regista Oliva – stanno il senso e la grande forza che trovo nel testo di Schnitzler, un dramma della solitudine e dell’indecisione di straordinaria attualità. Si respira già l’angoscia insanabile della nostra epoca, ipercolta, ipersensibile, iperconsapevole della propria storia, iperprotettiva e iperdistruttiva nei confronti della propria Memoria. Condannata all’immobilità dalla troppa coscienza del passato e travolta dalla paura del futuro che la rende incapace di prendere qualsiasi decisione”. “Il testo – continua Oliva – appare in tutta la sua forza metaforica nella sua fedeltà all’originale di Schnitzler, proprio perché credo che l’efficacia maggiore stia proprio nella collisione tra un’adesione filologica alla parola dell’autore e un immaginario a noi contemporaneo. Quindi ho scelto di portarlo in scena così com’è stato scritto, sebbene parzialmente tagliato per esigenze sceniche, nella limpida e moderna traduzione di Enrico Groppali.”

Alberto Oliva, classe 1984, ha collaborato con il Teatro Giacosa di Ivrea diretto da Paolo Bosisio, dove ha realizzato gli spettacoli Garibaldi, amore mio di Maurizio Micheli (2010), Il Ventaglio di Goldoni (vincitore del Premio Sipario/Associazione Nazionale Critici 2012), Il mercante di Venezia (2012) e Enrico IV di Pirandello (2014).

Orario rappresentazioni:

10, 12, 13 e 14 maggio ore 21.00; 11 maggio ore 17.00; 15 maggio ore 18.00

Informazioni: tel. 081.5524214 | www. teatrostabilenapoli.it

Biglietteria: tel. 081.5513396 | e-mail: biglietteria@ teatrostabilenapoli.it