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Giovedì 24 novembre 2016, Teatro Elicantropo di Napoli

La dolce guerra di Elena Ferrari e Mariano Arenella

La piéce, che vede protagonisti una giovane coppia, rievoca, in parallelo, la storia d’amore dei due giovani contrapposta alla Storia di un Paese che li travolgerà

All’interno del diadema di spettacoli ed eventi nati a cavallo dei cento anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale, emerge un “piccolo” testo, dal titolo semplice, ma, al tempo stesso, già rivelatore, La dolce guerra di e con Elena Ferrari e Mariano Arenella, in scena, da giovedì 24 novembre 2016 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 27), al Teatro Elicantropo di Napoli.

Presentato dalla Compagnia Cabiria Teatro, lo spettacolo, che si basa su approfondite ricerche storiche, è stato scelto quale progetto rientrante nel Programma Ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La dolce guerra ha come protagonisti un pioniere del cinema italiano e una maestra elementare, Olmo e Ada, entrambi amanti del proprio lavoro. Ogni giorno lui si affanna per girare una scena del proprio film, lei per educare i bambini a diventare dei giovani “italiani”. Possono farlo, poiché il periodo storico in cui vivono è carico di entusiasmo, la fiducia nel futuro è alta, e la loro vitalità sarà sicuramente premiata.

Senza rendersene conto, ottengono dei successi inaspettati, e convincono milioni di persone ad abbandonare lo splendore della Belle Epoque per vivere gli orrori della guerra. Fino a quando la guerra non li coinvolgerà direttamente e, vittime della loro stessa manipolazione, entreranno in una terra di disperazione, che li porterà a spegnere la cinepresa e a strappare ogni pagina dettata.

Le vicende dei due protagonisti prendono spunto dalle biografie di personaggi storici realmente esistiti. Lui segue le orme di Giovanni Pastrone, pioniere del cinema italiano, che con la sua precisa determinazione e la sua visionaria creatività, trasformò la produzione cinematografica da banale divertimento a industria mondiale, e Luca Comerio, primo fotoreporter d’assalto e unico cineoperatore autorizzato a raggiungere il fronte.

Lei quelle tracciate da Fanny del Ry, una giovane maestra, che, venuta in contatto con Maria Montessori e le sue teorie, si staccò dal panorama pedagogico comune, portando nella scuola il suo rivoluzionario impegno femminista e antimilitarista.

Lo spettacolo ha un inizio ironico, la comicità sottolinea la leggerezza febbricitante di quel periodo, per rivelarsi poi denso e drammatico.

Attraverso la loro storia si rivive la Prima Guerra Mondiale, ma soprattutto si comprende quanto fu diffuso e inconsapevole il consenso popolare a quella tragica pagina, e quanto sia sempre necessario, per ognuno di noi, affrontare con grande consapevolezza ogni evento, senza, per questo, accontentarci di quanto, sistematicamente, ci raccontano dall’alto.

La dolce guerra di Elena Ferrari e Mariano Arenella

Napoli, Teatro Elicantropo – dal 24 al 27 novembre 2016

Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica)

Info al 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio) email promozionelicantropo@libero.it

Da giovedì 24 a domenica 27 novembre 2016

Napoli, Teatro Elicantropo

Compagnia Cabiria Teatro

presenta

LA DOLCE GUERRA

di e con Elena Ferrari e Mariano Arenella

Spettacolo scelto quale progetto rientrante nel Programma Ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

disegno luci Vanni Vallino, costumi Norma Uglietti

foto di scena Paolo Migliavacca, riprese/montaggio video Martino Chiti

regia

Elena Ferrari e Mariano Arenella

Durata della rappresentazione 60’ circa, senza intervallo

Olmo e un pioniere del cinema, Ada e una maestra elementare. Si conoscono, si innamorano, si sposano. Vivono in una brillante Torino, in piena Belle Epòque. Ogni giorno lui si affanna per girare una scena del proprio film, usando lei come attrice improvvisata. Ada, seguendo alla lettera le direttive ministeriali, insegna ai bambini le parole di D’Annunzio, sullo sfondo avanzano le prime lotte per l’emancipazione femminile. Il periodo storico in cui vivono e carico di entusiasmo, la fiducia nel futuro e alta e la loro vitalità sarà sicuramente premiata.

Ora bisogna finire di girare quel film e capire fino in fondo quelle lezioni. Per farlo i due protagonisti dovranno separarsi e partire. Lentamente tutte le loro certezze si sgretoleranno.

Lo spettacolo ha un inizio ironico, la comicità sottolinea la leggerezza febbricitante di quel periodo, per rivelarsi poi denso e drammatico. Olmo si modella su Giovanni Pastrone, che trasformo la produzione cinematografica da variante del circo a grande industria, e su Luca Comerio, unico cineoperatore autorizzato a raggiungere il fronte.

Ada e reinventata sulle orme di Fanny del Ry, giovane maestra che, dopo aver conosciuto Maria Montessori, porto a scuola il suo impegno femminista e antimilitarista.

Cabiria Teatro

Elena Ferrari, nata a Novara, attrice e regista, diplomata presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano fondata da Giorgio Strehler, perfeziona la sua formazione con stage con Carolin Carlson e con Bruce Meyers, Mamadoue Djoume e Marcello Magni (tutti attori di Peter Brook). Ha lavorato in teatro con Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Franco Però, Ruggero Cappuccio, Riccardo Muti, Jacques Lassalle, Giulio Bosetti, Tonino Conte, Paolo Ferrari, Paolo Bonacelli. Per il cinema e la televisione ha lavorato con Robert Golden (Wec Production, Londra), Laura Porrino, Alberto Rondalli, Corbucci e Pipolo, Solenghi-Lopez, G. Squizzato, Mariano Lamberti e Marco Bellocchio. Ha co- scritto e co-prodotto gli spettacoli: “Cleopatra, Cesare e Antonio”, “Paloma”, “Sapere Tutto”, “Assassine” e “La dolce guerra”. Ha vinto i premi: “Wanda Capodaglio” (Primo premio, Bologna, Teatro delle Celebrazioni, Giugno 2001). “Prova d’attore” (Terzo Premio, Torino, Teatro Gobetti, Dicembre 2001). “Aquilegia Blu”, miglior attrice e autrice con uno studio su “Antonio e Cleopatra” (Torino 2008). Dal 2013 è docente di recitazione presso la Scuola Professionale del Teatro Musicale, nata dalla collaborazione della Fondazione Teatro Coccia e dalla Compagnia della Rancia.

Mariano Arenella, nato a Napoli, attore e regista, si diploma presso la Scuola di alta specializzazione per attori finanziata dalla Commissione Europea presso il Teatro Due di Parma, tra i suoi insegnanti Valerio Binasco, Malou Airaudo, Mauro Avogadro. Perfeziona la sua formazione con: la Scuola “Free Mistake project” di Roma diretta da Francesca Viscardi, il Corso di alta formazione per attori sulla Commedia dell’arte diretto da Cristiano Roccamo. Partecipa a diversi laboratori con: Massimiliano Civica, Danio Manfredini, Jurij Ferrini, Ricci/Forte, Julia Varley dell’ Odin Teatret e con Mario Biagini presso il Workcenter of Jerzy Grotowski di Pontedera.

Esperienze lavorative: Ha lavorato in teatro con Remondi/ Caporossi, Franco Però, Tim Stark, Andrea Adriatico, Manuela Cherubini partecipando come protagonista a “Bizarra” di Rafael Spregelburd, spettacolo vincitore del premio Ubu 2010 come miglior testo straniero, Oscar De Summa, Cosimo Severo, Tanino De Rosa, Gabriele Marchesini, Franco Mescolini.

Ha interpretato e diretto il monologo “Io, la fotografia” di D.Mormorio, co-scritto, co-diretto e interpretato gli spettacoli “La dolce guerra” e “La banalità del mare”. Lavora come insegnante di recitazione per adolescenti e bambini in diverse strutture pubbliche e private.