Di: Sergio Palumbo

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“Il giuoco delle parti” di Luigi Pirandello è stata una delle più interessanti rappresentazioni della passata stagione del Teatro Mercadante di Napoli e proprio “Il giuoco delle parti” è lo spettacolo che sta provando la compagnia prima dell’irruzione dei sei personaggi. Ancora Pirandello? “Che vuole che le faccia io se dalla Francia non ci viene più una buona commedia, e ci siamo ridotti a mettere in iscena commedie di Pirandello, che chi l’intende è bravo, fatte apposta di maniera che né attori né critici né pubblico ne restino mai contenti?”, dice il capocomico nel dramma scritto, appunto, da Pirandello ed in scena al Teatro Mercadante di Napoli, per la regia di Luca De Fusco.

I sei personaggi sbucano da un videowall, quasi come apparizioni di fantasmi usciti da una pellicola coeva al testo, a rimarcare la loro distanza quasi siderale dagli attori, simbolo del dualismo tra realtà e finzione, tra vita e arte o, estremizzando, tra lucidità e pazzia, perché “far parer vero quello che non è senza bisogno”, come nel teatro, non è forse “un mestiere da pazzi”?

Il taglio cinematografico della regia di De Fusco conferisce alla rappresentazione una notevole forza drammatica, mantenendo una pressoché totale fedeltà al testo (seppur con qualche libertà rispetto alle didascalie definite “dittatoriali” nelle note di regia) e nel contempo valorizzando il meccanismo metateatrale, ben sottolineato sia dalle scene e dai costumi di Marta Crisolini Malatesta che dal sapiente disegno luci di Gigi Saccomandi. Fondamentali per rendere efficace la visione registica sono le installazioni video di Alessandro Papa.

Ma per la buona riuscita di una rappresentazione così complessa è essenziale il cast e quello diretto da Luca De Fusco è davvero di ottimo livello, composto da ben diciotto attori e capitanato da Eros Pagni, perfetto nel ruolo del Padre, che Pagni interpreta in modo asciutto ma incisivo nel trasmettere il dramma ed il dolore della propria situazione. Gaia Aprea è energica e “spavalda, quasi impudente” (come indicato dall’autore) nel ruolo della Figliastra, cui conferisce sensualità e grande pathos. Ben caratterizzata (seppur il fisico non corrisponda con le indicazioni dell’autore che la vorrebbe una “megera d’enorme grassezza”) la Madama Pace di Angela Pagano. Molto buona anche l’interpretazione del Capocomico da parte di Paolo Serra e convincono Federica Granata e Gianluca Musiu nei ruoli, rispettivamente, della Madre e del Figlio. Completano più che decorosamente il cast Silvio Biancalana, Maria Chiara Cossia, Maria Basile Scarpetta, Giacinto Palmarini, Federica Sandrini, Alessandra Pacifico Griffini, Enzo Turrin, Ivano Schiavi e gli allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli Alessandro Balletta, Sara Guardascione e Dario Rea.

“Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, per la regia di Luca De Fusco, sarà in scena al Teatro Mercadante di Napoli fino al 12 novembre 2017.

Link: il sito del Teatro Stabile di Napoli – www.teatrostabilenapoli.it