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Da giovedì 11 luglio 2019, Real Orto Botanico di Napoli

terza settimana di Brividi d’Estate 2019

Tre spettacoli in scena, con un’altra novità assoluta, e il secondo appuntamento

della Cena con Delitto, programmati nella terza settimana della rassegna estiva

Si aprirà all’insegna di una storia intensa ed emozionante, seguita da una novità assoluta, la terza settimana di programmazione di Brividi d’Estate 2019 nell’affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli, che continua a essere il ‘palcoscenico’ naturale per la rassegna nata da un’idea di Annamaria Russo, sostenuta dalla sensibilità e la collaborazione dell’Università Federico II di Napoli, che gestisce il parco, e con il patrocinio del Comune di Napoli.

Cinque serate, da giovedì 11 a lunedì 15 luglio 2019 alle ore 21.00, che vedranno ben tre spettacoli in scena e il secondo appuntamento con l’originale format de La Cena con Delitto, per continuare a regalare al pubblico brividi e grandi emozioni, in piena estate.

La programmazione proporrà, giovedì 11 luglio, Rosaria De Cicco in L’ultima eclissi di Stephen King, per la regia di Annamaria Russo. Dolores Claiborne, in una notte uguale ad altre mille, seduta alla scrivania di una stazione di polizia, ripercorre la sua vita, tutta d’un fiato. Ha di fronte un commissario di polizia, un agente, una stenografa e la prospettiva di un giudizio sommario. E’ una storia che fa aggrovigliare le viscere, strappa sorrisi inaspettati e lacrime inopportune. Una storia che sembra scritta apposta per il teatro.

Il terzo weekend di programmazione avrà inizio, venerdì 12 luglio, con il secondo appuntamento de La Cena con Delitto, per proseguire, sabato 13 luglio (in replica domenica 14), con la seconda novità della rassegna, Una pura formalità di Pascal Quignard, interpretata da Marco Palumbo, Peppe Romano e Alfredo Mundo, per la regia di Annamaria Russo, non solo un thriller, ma un viaggio profondo nell’essere umano. Il lento e doloroso cammino alla ricerca della verità si chiude con un epilogo che stravolge tutti i presupposti iniziali. La formalità è finita e tutti i ruoli appaiono finalmente chiari, manca solo un nome da assegnare, e non è quello dell’assassino.

Lunedì 15 luglio sarà la volta di Luiz torna a casa di Maurizio de Giovanni, che vedrà in scena Paolo Cresta. E’ una storia d’amore e di morte, di passione e di addii. E’ la storia di una vita nella quale, quando le parole non bastano a colmare le distanze, scendono in campo i sogni. Perché i sogni condivisi possono sconfiggere ogni male, perfino mettere in scacco la morte. Non è solo un thriller, ma un viaggio profondo nell’essere umano Si deve scavare, con le unghie, per toccare corde che sono nello stomaco e che quando vibrano fanno star male.

Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00, ingresso euro 16, il lunedì euro 12

Le cene con delitto avranno un costo di euro 30, inizio ore 21.00

Informazioni ai numeri 0815422088, mob 3473607913

Prenotazioni sul sito www.ilpozzoeilpendolo.it

Giovedì 11 luglio, ore 21.00

L’ULTIMA ECLISSI

di Stephen King
con Rosaria De Cicco
drammaturgia e regia Annamaria Russo

Dolores Claiborne, in una notte uguale a tante altre, è seduta alla scrivania di una stazione di polizia, e ripercorre la sua vita, tutto d’un fiato. Ha di fronte un commissario di polizia, un agente, una stenografa, virtuali nella trasposizione teatrale, e la prospettiva di un giudizio sommario.

Il monologo parte dalla giovinezza della protagonista, sviscerando emozioni, delusioni e le violenze del suo matrimonio, in cui la De Cicco porta in scena tutti quegli stati della psicologia femminile, devastata da dolori e lutti.

Il titolo dello spettacolo prende spunto dall’avvenimento cardine nella vita di Dolores, nel quale si compie un misfatto liberatorio, proprio come l’ombra dell’eclissi che oscura il Sole, per liberarlo, poi, dalla sua oscurità. Così Dolores si libera di quell’ombra che devasta la sua famiglia.

La donna deve difendersi dall’accusa di aver ucciso la donna per la quale lavora da anni. Ha un dovere nei confronti di se stessa: dimostrare la sua estraneità al delitto che le contestano, e l’obbligo, nei confronti della società, di ammettere d’esser stata un’assassina. Quella notte no, ma in un altro tempo, in un’altra vita, forse, ha ucciso.

Dolores deve rimettere in fila gli anni, le colpe, i meriti, i dolori di un’esistenza, in una notte. Scavando con le mani nel fango del passato e lavando con qualche bicchierino la commozione dalla voce, Dolores racconta, e si racconta, tutta d’un fiato con parole crude, taglienti, che fanno deflagrare le emozioni.

L’ultima eclissi è una storia che fa aggrovigliare le viscere, che strappa sorrisi inaspettati e lacrime inopportune. Una storia che reclama voce, carne, materia. Una storia che sembra scritta apposta per il teatro.

Venerdì 12 luglio, ore 21.00

CENA CON DELITTO

Anche quest’anno, la rassegna Brividi d’Estate ospiterà, nel parco più bello di Napoli, la Cena con Delitto, un format che 17 anni fa il Pozzo e il Pendolo ha importato dalla Gran Bretagna. Il murder party, di matrice anglosassone nasce nella seconda metà dell’ottocento, come forma di intrattenimento dell’alta borghesia.  

Noi per prima l’abbiamo portata in Italia  tentando di restare fedeli ai  cardini fondamentali del format originale: la fusione tra il teatro ed il gioco, l’utilizzo del modello d’indagine deduttivo, l’interazione tra il pubblico e gli attori, l’ossequio alla regola della credibilità.

E da 17 anni, al di là del fiorire di rivisitazioni più o meno riuscite di Cene con Delitto, restiamo l’unico punto di riferimento accreditato in Italia per i murder party.

Ed il nostro format, continuamente aggiornato e arricchito di novità, attraversa, inossidabile, gli anni, continuando ad intrigare il pubblico.

Sabato 13 e domenica 14 luglio, ore 21.00

UNA PURA FORMALITA’

di Pascal Quignard

con Marco Palumbo, Peppe Romano e Alfredo Mundo

regia Annamaria Russo

Uno scrittore di successo  viene condotto in caserma. Ha le mani tremanti, è inzuppato e ha la camicia sporca di sangue. Correva nel bosco, e tra gli alberi è stato  trovato un cadavere. Ad interrogarlo un commissario e un agente di polizia.  Indagano per scoprire chi può essere il colpevole di quell’omicidio.  E lo scrittore con i suoi vuoti di memoria è il primo indiziato. E’ sprovvisto di documenti, non ha un alibi e racconta un sacco di bugie. 

Una pura formalità non è solo un thriller, ma è un viaggio profondo nell’essere umano Si deve scavare, con le unghie, per toccare corde che sono nello stomaco e che quando vibrano fanno star male.

Il lento e doloroso cammino  alla ricerca della verità si chiude con un epilogo che stravolge tutti i presupposti iniziali. La formalità è finita e tutti i ruoli appaiono finalmente chiari, manca solo un nome da assegnare, e non è quello dell’assassino… 

Lunedì 15 luglio, ore 21.00

LUIZ TORNA A CASA

di Maurizio de Giovanni

con Paolo Cresta

“Gli occhi. Quegli occhi neri, fermi, che gli scavavano dentro, davanti ai quali non era mai stato capace di sostenere una bugia, adesso erano velati dalla commozione. Dieci anni senza vederti, papà. Dieci anni a scappare lontano da te, dalla città, dai ricordi. Da me stesso.” 

Ci sono sogni che non riesci a smettere di sognare. Stanno lì testardi, ostinati e non c‘è verso di rottamarli. Puoi provare a mettere tra te e loro migliaia di chilometri, decenni, vite, amori, dolori, cinismo. Puoi provare. Poi la vita ti rigira, ti aggroviglia e tu, dopo l’ennesima curva a gomito del destino, ci sbatti contro un’altra volta. Ci sono sogni che segnano il passo al tempo che scorre. Ci sono sogni che puoi tenere stretti nei pugni delle delusioni, ma non riesci a stropicciare. Ci sono sogni che guardano in faccia la morte, e sorridono. Ci sono sogni per i quali vale la pena di provare ancora a vivere. 

Luiz torna a casa è una storia d’amore e di morte. E’ una storia di passione e di addii. E’ la storia di una vita nella quale, quando le parole non bastano a colmare le distanze, scendono in campo i sogni. Perché i sogni condivisi possono sconfiggere ogni male. Possono perfino mettere in scacco la morte. 

Luiz ha cinquant’anni, una vita fatta di equazioni e numeri certi, ed un passato, al di là dell’oceano, fatto di sentimenti e passioni , incognite refrattarie ad ogni regola. Il racconto di Maurizio de Giovanni comincia da qui. Tre punti su gli assi cartesiani della vita per disegnare la curva dei sogni. E lui la disegna, come sempre, con parole che si staccano dalle pagine e reclamano voce. 

Luiz torna a casa è una storia struggente. Di quelle che ti rivoltano l’anima, te la lucidano con le lacrime e te la restituiscono sorridente. Luiz torna a casa è una storia da raccontare.