Di: Sergio Palumbo

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Prove tecniche di ripartenza per il Teatro San Carlo di Napoli. E che ripartenza: per il post-lockdown, il San Carlo ha scelto il soprano ed il tenore più apprezzati al mondo: Anna Netrebko (per Tosca) e Jonas Kaufmann (per Aida), ma per entrambe le opere tutto il cast è composto da grandi nomi del panorama nazionale ed internazionale, nello scenario suggestivo di Piazza del Plebiscito. L’anteprima di Tosca, andata in scena il 19 luglio, è stata dedicata a medici, infermieri e a tutto il comparto ospedaliero, come doveroso segno di riconoscenza verso chi ha combattuto in prima linea durante l’emergenza Covid.

La rappresentazione è stata preceduta da una toccante esecuzione dell’Inno di Mameli da parte dell’Orchestra e del Coro del Teatro San Carlo di Napoli, mentre Piazza del Plebiscito era illuminata dalle luci del Tricolore italiano. Un palco enorme, di circa 1500 metri quadri, per garantire il distanziamento dei componenti dell’orchestra e del coro, con il Palazzo Reale sullo sfondo. Ai lati, quattro maxischermo a proiettare i sottotitoli e le immagini riprese sul palco.

Niente scene ed esecuzione in forma di concerto: anche considerando l’ultima Tosca andata in scena in teatro, forse fare a meno della regia è anche meglio e consente di concentrarsi sulla meraviglia della musica di Puccini e sulle straordinarie voci dei cantanti sul palco, che comunque non rinunciano alla recitazione.

Anna Netrebko non si risparmia ed interpreta una Tosca di notevole intensità. Già quando entra in scena in cerca del suo Mario è accolta dal caloroso applauso del pubblico, per riscuotere una vera e propria ovazione dopo uno strepitoso “Vissi d’arte” carico di emozioni ed al termine dello spettacolo, quando invece di volare da Castel Sant’Angelo scende in platea con il pubblico in visibilio. Una Tosca dalla voce incredibile, così come la sua eleganza nel fraseggio, nel portamento ed anche nei bellissimi abiti: color platino con velo bianco nel primo atto, rosso nel secondo ed il nero del lutto nel terzo. Compagno di vita e di palcoscenico, Yusif Eyvazov interpreta in modo magistrale Mario Cavaradossi, potendo contare su uno strumento vocale ampio e generoso, talvolta eccessivo nel vibrato ma di sicuro fascino. Meritatissimi gli applausi calorosi del pubblico dopo l’ottima esecuzione di “E lucevan le stelle”. Uno Scarpia elegante e raffinato ma anche molto potente quello del baritono francese Ludovic Tèzier, che interpreta in modo saggio il suo personaggio, mettendone in risalto i tratti aristocratici (Scarpia è pur sempre un barone) e non meramente la sua malvagità (o, in certe regie, perfino perversione o feticismo). Di grande impatto il “Te Deum”, dove l’ottimo Coro del Teatro San Carlo di Napoli, preparato da Gea Garatti Ansini, ha dato il meglio di sé. Molto buona anche la prova del Coro delle Voci Bianche, diretto da Stefania Rinaldi, dove spicca il pastorello ottimamente interpretato dal piccolo Lorenzo Narcisi. Bene anche il resto del cast, composto da  Riccardo Fassi (Angelotti), Sergio Vitale (Sagrestano), Francesco Pittari (Spoletta), Domenico Colaianni (Sciarrone) e Rosario Natale (Carceriere). Impeccabile l’Orchestra del San Carlo, diretta con sensibilità e grande attenzione a tempi e dinamiche da Juraj Valcuha.

Tosca sarà in scena a Piazza del Plebiscito il 23 ed il 26 luglio 2020, mentre Aida, con Anna Pirozzi e Jonas Kaufmann e la direzione di Michele Mariotti andrà in scena il 28 ed il 31 luglio 2020, con l’anteprima del 25 luglio dedicata al personale sanitario.

Link: il sito del Teatro San Carlo di Napoli – www.teatrosancarlo.it