Di: Sergio Palumbo

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Dopo la Tosca con Anna Netrebko, il secondo appuntamento della rassegna Regione Lirica, con cui riprendono le rappresentazioni dal vivo del Teatro San Carlo di Napoli, vede in scena Aida, di Giuseppe Verdi, con Anna Pirozzi nel ruolo del titolo e Jonas Kaufmann in quello di Radamès, sempre nel suggestivo scenario di Piazza del Plebiscito, con un palco da 1500 metri quadri davanti a Palazzo Reale. La prova generale aperta al pubblico, come l’anteprima di Tosca, è dedicata a medici, infermieri e a tutto il comparto ospedaliero impegnato nella lotta al Covid-19.

A differenza della Tosca, dove i cantanti erano microfonati e liberi di muoversi sul palco, sul quale, nonostante l’assenza di scene, recitavano e compariva anche qualche elemento scenico come il pugnale con cui Tosca uccide Scarpia ed il tavolino sul quale Scarpia compila il salvacondotto, nel caso di Aida l’esecuzione è in pura forma di concerto, con i microfoni fissi e non è prevista recitazione. Peccato, perché già di per sé Aida è un’opera che senza scene e coreografie perde molto (si pensi alla marcia trionfale) e un po’ di dinamismo sul palco non avrebbe guastato. A bilanciare questa mancanza, però, c’è un cast vocale di grandissimo rilievo, in cui spicca una star internazionale come Jonas Kaufmann.

Michele Mariotti riesce mirabilmente nell’impresa di dirigere l’Orchestra e il Coro del San Carlo nonostante le notevoli distanze tra i vari componenti sull’immenso palco, ma le voci della movida del sabato sera (per non parlare di un elicottero che gira intorno alla piazza durante il terzo atto) rendono, nonostante l’amplificazione, quasi inudibili i pianissimo previsti dalla partitura e meno apprezzabili le sfumature. Nulla, in ogni caso, da imputare agli encomiabili artisti sul palco.

Magistrale la prova di canto di Anna Pirozzi che nel ruolo del titolo unisce la già nota voce, dal bel colore, salda su tutta la gamma e perfetta sugli acuti, ad una spiccata sensibilità interpretativa del suo personaggio, cui conferisce varietà di accenti ed intenso lirismo. Jonas Kaufmann conquista il pubblico sin dalla romanza “Celeste Aida” grazie alla straordinaria bellezza del suo timbro, ad una tecnica solidissima e agli acuti squillanti e precisi. Qualche piccolo problema di gola nell’ultimo atto, che lo costringe a qualche colpo di tosse e a schiarirsi la voce a microfono aperto, non pregiudica un’interpretazione da fuoriclasse. Il mezzosoprano georgiano Anita Rachvelishvili è una Amneris dalla grande espressività e dalla vocalità calda e generosa. Claudio Sgura conferisce ad Amonasro il giusto timbro brunito ed un fraseggio raffinato. Molto bene anche il resto del cast, composto da Roberto Tagliavini (Ramfis), Fabrizio Beggi (Re d’Egitto), Gianluca Floris (Messaggero) ed in cui spicca la Sacerdotessa di Selene Zanetti, perfetta nell’invocazione del “possente Fthà”.

Aida sarà in scena a Piazza del Plebiscito il 28 ed il 31 luglio 2020. Chiuderà la rassegna “Regione Lirica” l’esecuzione, per la direzione di Juraj Valčuha, della Sinfonia n. 9 in re minore, Op. 125 “Corale” di Ludwig van Beethoven, con Maria Agresta.

Link: il sito del Teatro San Carlo di Napoli – www.teatrosancarlo.it