Di: Maresa Galli

Tempo di lettura stimato: 2 minuti

Il 6 giugno 2025 successo per il recital del baritono Luca Salsi al Teatro di San Carlo. Accompagnato al pianoforte dal M° Nelson Guido Calzi, Salsi ha incantato con la sua calda e potente voce, con un registro acuto timbrato ed un appassionante programma presentato nella Stagione di Concerti 2024-25. Grande interprete che calca i più prestigiosi palcoscenici mondiali, Salsi per cinque volte ha aperto la Stagione scaligera ed è ormai di casa al San Carlo. È stato diretto da direttori del calibro di Muti, Chailly, Gergiev, Gatti, Dudamel, e lavorato con eminenti registi teatrali come Carsen, De Ana, Herzog, Zeffirelli, McVicar e Michieletto. Di talento anche Calzi, Maestro Collaboratore di Sala presso il Teatro alla Scala di Milano, dove ha lavorato con i più importanti direttori d’orchestra e registi. Calzi collabora regolarmente con Salsi, come dimostra il grande affiatamento tra i due artisti. Il ricco programma eseguito al Lirico di Napoli ha intrecciato tardo Ottocento e primo Novecento. Il baritono interpreta quattro celebri romanze di Francesco Paolo Tosti: “L’ultima canzone”, “Non t’amo più”, “Sogno” e “L’alba separa dalla luce l’ombra”. Di Giuseppe Martucci esegue il “Notturno”, op. 70 n. 2, pagina pianistica dall’atmosfera di sogno, che anticipa l’esecuzione dei poetici “Tre sonetti del Petrarca” di Franz Liszt. Grande l’interpretazione delle pagine verdiane: la patriottica “Se al nuovo dì pugnando” (da “La battaglia di Legnano”), “O vecchio cor che batti” (da “I due Foscari”),“Pietà, rispetto, onore” (da “Macbeth”), esaltano la tensione drammatica dei personaggi.Solo piano con “Widmung”, il Lied di Robert Schumann nella trascrizione di Franz Liszt, per poi tornare a Verdi, con tre scene tratte da “Don Carlo” (“Per me giunto… Io morrò”), “Otello” (“Credo in un Dio crudel”) e “Falstaff” (“L’onore! Ladri!”). Ripetuti i bis richiesti e concessi al pubblico entusiasta: Salsi interpreta “Cortigiani, vil razza dannata…”, da “Rigoletto” e “Nemico della patria”, da “Andrea Chénier”. Salsi intona “Core ‘ngrato” di Salvatore Cardillo, celebre classico napoletano ben affrontato dal baritono parmigiano, cantato come una romanza. Il pubblico ha tributato meritati applausi ai due rigorosi, bravissimi artisti.