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Da martedì 11 luglio 2017, Real Orto Botanico di Napoli

terza settimana di Brividi d’Estate 2017

Rosaria De Cicco, Paolo Cresta e Nico Ciliberti saranno i protagonisti in

scena della terza settimana della rassegna estiva di teatro e letteratura

Proseguono, con grande partecipazione e consenso di pubblico, gli appuntamenti di teatro e letteratura nell’affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli, che continua ad essere il ‘palcoscenico’ naturale per la rassegna Brividi d’Estate 2017, un’idea di Annamaria Russo, sostenuta dalla sensibilità e la collaborazione dell’Università Federico II di Napoli, che gestisce il parco, e con il patrocinio del Comune di Napoli.

Saranno tre appuntamenti per la terza settimana di programmazione della rassegna, da martedì 11 a lunedì 17 luglio 2017, con spettacoli in scena che vedranno protagonisti, fra gli altri, Rosaria De Cicco, Paolo Cresta e Nico Ciliberti.

La programmazione proporrà, martedì 11 e mercoledì 12 luglio, lo spettacolo Ettore e Achille di Omero, con Paolo Cresta e Rocco Zaccagnini. Ci troviamo in uno dei momenti più intensi dell’Iliade, il duello fra Ettore e Achille, il momento che, in un certo senso, già preannuncia la caduta della città di Troia, con la morte del suo più audace difensore. Ecco che, finalmente, i più grandi eroi dei diversi schieramenti si trovano l’uno difronte all’altro.

Mercoledì 13 e giovedì 14 luglio toccherà a Tu mio di Erri De Luca, con Nico Ciliberti e Giacinto Piracci, per la regia di Annamaria Russo. In scena uno dei testi più geniali di Andrea Camilleri, da uno spunto di Leonardo Sciascia un giallo perfetto, esilarante sorprendente.

Una storia d’amore straniante, sullo sfondo dell’isola d’Ischia. Il mare, la musica, le voci dei pescatori e quelle più lontane di una guerra finita da poco: l’affresco di un’ epoca e di un’ età difficili. Tu mio è una corsa a perdifiato verso la fine di un amore senza fine. E’ dolore stretto dentro i pugni di una vita che non lascia alternative. E’ la voglia di riscrivere una storia con l’incoscienza della giovinezza. E’ il desiderio disperato di riscattare la morte con l’amore. Tu mio è una storia d’amore struggente.

La terza settimana di programmazione si chiuderà sabato 15 luglio (repliche fino a lunedì 17), con la rappresentazione L’ultima eclissi dal romanzo Dolores Claiborne di Stephen King, con Rosaria De Cicco, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo.

Dolores Claiborne, in una notte uguale ad altre mille, seduta alla scrivania di una stazione di polizia, ripercorre la sua vita, tutto d’un fiato. Ha di fronte un commissario di polizia, un agente, una stenografa e la prospettiva di un giudizio sommario. Dolores deve difendersi dall’accusa di aver ucciso la donna per la quale lavora da anni. Una storia che fa aggrovigliare le viscere, che strappa sorrisi inaspettati e lacrime inopportune. Una storia che reclama voce, carne, materia. Una storia che sembra scritta per il teatro.

Gli spettacoli saranno in scena dal lunedì alla domenica alle ore 21.00

Il prezzo è di euro 10 (lunedì), euro 16 (da martedì a domenica)

Info e prenotazioni ai numeri 0815422088, mob 3473607913

email info@ilpozzoeilpendolo.it internet www.ilpozzoeilpendolo.it

11˃12 luglio, ore 21.00

ETTORE E ACHILLE

di Omero

con Paolo Cresta e Rocco Zaccagnino

«Come la stella procede tra gli astri nel cuore della notte, Espero, l’astro più bello che è in cielo. Così veniva luce dalla punta aguzza dell’asta, che Achille agitava nella sua destra, volendo la morte di Ettore divino, guardando la bella pelle dove cedesse maggiormente».

Ci troviamo in uno dei momenti più intensi dell’Iliade, il duello fra Ettore e Achille, il momento che, in un certo senso, già preannuncia la caduta della città di Troia, con la morte del suo più audace difensore. Ecco che, finalmente, i più grandi eroi dei diversi schieramenti si trovano l’uno difronte all’altro.

Nessun desiderio di ritorno, nessuna paura, nessun amore possono distogliere Achille e Ettore dall’accecante bellezza della guerra. La sfida che anima e distrugge da sempre. Per sempre

13˃14 luglio

TU MIO

di Erri De Luca

con Nico Ciliberti e Giacinto Piracci

regia Annamaria Russo

Una storia d’amore straniante, sullo sfondo dell’isola d’Ischia. Il mare, la musica, le voci dei pescatori e quelle più lontane di una guerra finita da poco: l’affresco di un’ epoca e di un’ età difficili.

Quando meno te lo aspetti. Un odore, un riverbero di luce, due occhi. E’ un pugno dritto alla bocca dello stomaco. Da lasciarti senza fiato. Quando i conti con la vita credevi di averli saldati tutti. Accade. Un odore, un riverbero di luce, due occhi. Identici. Sembra una beffa del destino. Ma la pellicola della memoria ricomincia a scorrere. E graffia l’anima. Di nuovo. Come allora. Ci sono occhi che ti restano dentro. Inesorabili. Per sempre. Poi un giorno li ritrovi. Magari su un altro volto. Magari in un’altra vita. Ti ci smarrisci dentro come allora. E ricomincia il viaggio verso un nuovo addio.

Tu mio è una corsa a perdifiato verso la fine di un amore senza fine. E’ dolore stretto dentro i pugni di una vita che non lascia alternative. E’ la voglia di riscrivere una storia con l’incoscienza della giovinezza. E’ il desiderio disperato di riscattare la morte con l’amore. Tu mio è una storia d’amore struggente. E’ il suono della risacca, l’odore del mare, il cuore che batte in gola. E’ l’emozione di un bacio che sa di lacrime, è una guerra appena finita che ancora brucia dentro. E’ l’estate di un giorno remoto in bilico su un precipizio di sentimenti.

La scelta di mettere in scena di Tu mio parte da un ricordo. Da quella malinconia dolce che ti scivola addosso quando spalanchi una porta del passato. Il racconto di Erri De Luca ha funzionato da chiave. Le sue parole asciutte, ruvide, che non concedono mai nulla alla facile commozione, hanno forzato la serratura che custodiva memorie di un tempo lontano, eppure più vivido del presente. Con un testo così, o cedi allo sfogo scomposto del pianto, o provi a canalizzare quel torrente di emozioni in un viaggio lacerante al centro di un’età che continua a viverti dentro e che chiede prepotentemente di essere ascoltata, assolta e riconsegnata alla pace del rimpianto. Prendere in prestito la storia di altri per riconciliarsi con la propria: un esorcismo vecchio come il mondo, che anche questa volta sembra aver funzionato…

15˃17 luglio

L’ULTIMA ECLISSI

dal romanzo Dolores Claiborne di Stephen King

con Rosaria De Cicco

scene Elio Rivera

musiche Julius&Amy

disegno luci Sebastiano Cautiero

adattamento e regia Annamaria Russo

Alla fine tutti i colori vivaci della vita sbiadiscono… Alla fine tutto diventa grigio come un vestito lavato troppe volte

Tutto d’un fiato. Dolores Claiborne, in una notte uguale ad altre mille, seduta alla scrivania di una stazione di polizia, ripercorre la sua vita, tutto d’un fiato. Ha di fronte un commissario di polizia, un agente, una stenografa e la prospettiva di un giudizio sommario. Dolores deve difendersi dall’accusa di aver ucciso la donna per la quale lavora da anni. Ha un dovere nei confronti di se stessa: dimostrare la sua estraneità al delitto che le viene contestato e un obbligo nei confronti della società: ammettere di essere stata un’ assassina. Quella notte no, ma in un altro tempo, in un ‘altra vita, forse, ha ucciso.

Dolores deve rimettere in fila gli anni, le colpe, i meriti, i dolori di un’esistenza. In una notte. Scavando con le mani nel fango del passato, lavando con qualche bicchierino la commozione dalla voce. Dolores racconta, tutto d’un fiato con parole crude, taglienti, che fanno deflagrare le emozioni.

Una storia che fa aggrovigliare le viscere, che strappa sorrisi inaspettati e lacrime inopportune. Una storia che reclama voce, carne ,materia. Una storia che sembra scritta per il teatro.