Di: Campania E20

Tempo di lettura stimato: 3 minuti

Gruppo:

Beat Host / Millennium Mood

Luogo:

NOIR – Active Sound Stage

Vico Acitillo n. 58

(Stadio Collana – Vomero)

80128 – Napoli (NA)

Info:

347.0512211

Orario:

22:00

Siti:

http://www.noirnapoli.com/

http://www.myspace.com/noiractivesoundstage

Note sul gruppo:

BEAT HOST è un progetto musicale moderno, al passo con i tempi e con le esigenze musicali di un pubblico alla ricerca di nuovi metodi interpretativi. Ritmi incalzanti si susseguono ad ambientazioni minimali, sonorità elettroniche si intrecciano a melodie più classiche, spazi improvvisativi e idee originali sono gli elementi che caratterizzano questo progetto. Un largo consenso di pubblico e critica è il risultato finale.

Ernesto Vitolo – Hammond and Keyb

Sebastiano Basile – Live Electronic

Agostino Mennella – Drums

Alcune note sull’attività artistica di Ernesto Vitolo:

La nascita del progetto Napoli Centrale prende il via dopo la fine degli Showmen, storica formazione di rhythm’n’blues italiana, passata alla storia almeno per il travolgente successo di “Un’ora sola ti vorrei”. E’ la seconda metà degli anni Sessanta: gli Showmen si fanno notare a Sanremo e al Cantagiro. Nel gruppo James Senese suona sassofono e flauto, mentre Franco Del Prete è alla batteria. L’inizio degli anni Settanta, con la crisi del gruppo, porta a una seconda edizione degli Showmen, ma l’iniziativa è destinata a fallire. E’ allora che Senese e Del Prete formano i Napoli Centrale. In pieno furore pop progressivo la nuova sigla non passa inosservata. Prende a prestito il miglior jazz-rock elettrico da Weather Report e dalla musica d’improvvisazione afro-americana, ma non dimentica la cultura delle campagne, le tensioni sociali, le sperequazioni tra Nord e Sud, mondo industriale e rurale. In un’Italia attraversata da bagliori di rivolta, dal forte vento della contestazione giovanile, Napoli Centrale nel 1975 usa un linguaggio diretto, senza peli sulla lingua. I consensi sono immediati, anche perché il disco contiene brani come “A gente ‘e Bucciano” e soprattutto “Campagna” che fanno breccia nello scenario della giovane musica italiana. Con Senese e Del Prete sono Mark Harris (pianoforte) e Tony Walmsley (basso). Il gruppo partecipa al Festival di Parco lambro a Milano e la Festival di Licola. La formazione intanto è cambiata: per un breve periodo nel gruppo suona il basso e la chitarra un volto nuovo, Pino Daniele. Sulla scia del successo ottenuto anche dal vivo i Napoli Centrale nel 1976 registrano il secondo album: “Mattanza”. La formula segue quella del disco precedente e prosegue il tentativo di sinergia tra Napoli e jazz. Ancora un anno ed è la volta di “Qualcosa ca nu’ mmore”: Napoli Centrale continua a essere tra le formazioni più attive nei festival italiani. Tra i brani più apprezzati di quel periodo “Simme iute e simme venute” e “A musica mia che ‘re” raccontano l’eresia musicale di questo gruppo che porta sul palco ingiustizie e privazioni, voglia di un mondo nuovo. Ma i tempi stanno mutando: Napoli Centrale si scioglie e per Senese comincia una lunga carriera che lo porta al fianco di Pino Daniele e di Roberto De Simone, protagonista di apprezzati dischi solisti in cui appare, tra gli altri anche Gil Evans. Il suo sassofono è il simbolo di un artista “nero a metà”, nato a Napoli ma con il cuore diviso tra il Vesuvio e la Grande Mela. Agli inizi degli anni Novanta Senese riforma i Napoli Centrale: questa nuova edizione del gruppo vede al suo fianco Agostino Marangolo, Savio Riccardi e Gigi De Rienzo. Nel 1992 appare nei negozi “Jesceallah”. Il disco contiene due motivi degli anni Settanta, “Campagna” e “Viecchie, mugliere, muorte e criature”. Le nuove composizioni sono ispirate al reggae, alla cultura orientale e a una personale rilettura della musica afro-americana anche grazie a ospiti come Lester Bowie e Famoudu Don Moye, colonne degli Art Ensemble of Chicago. Il gruppo riprende a suonare dal vivo, riporta in scena sentimenti mai sopiti, con la voglia di un tempo. Ma per il quinto album dei Napoli Centrale bisognerà attendere quasi dieci anni e il nuovo millennio. Senese e Del Prete tornano a collaborare insieme: la formula, riveduta e aggiornata, è sempre vincente. Sarà che i problemi italiani non finiscono mai, che c’è sempre qualcosa che non va. Così Napoli Centrale resta un potente megafono di denuncia sociale, al costante inseguimento della vecchia utopia, vedere la grande musica in hit parade e un mondo più giusto. Il nuovo progetto si intitola “Zitte! Sta venenn’ ‘o mammone” ed è l’ennesima dimostrazione di un talento che si affina, di un fuoco che non si estingue, anzi…

I Napoli Centrale sono: James Senese, voce e sax, Enrico Quaranta, batteria, Enzo Calabritto, basso Ernesto Vitolo, piano e tastiere

Siti del gruppo:

http://www.myspace.com/beathost

Ernesto Vitolo

http://ernestovitolo.com

http://www.myspace.com/vitoloernesto

Sebastiano Basile

http://www.myspace.com/sebastianobasile

Agostino Mennella

http://www.myspace.com/agostinomennella

Fonte: Campania E20 – La musica live in Campania – www.campaniae20.it