Di: Campania E20

Tempo di lettura stimato: 2 minuti

Gruppo:

Marlene Kuntz

Luogo:

TRIBUTO AI BEATLES

Sorrento (NA)

Orario:

21:00

Note sul gruppo:

Marlene Kuntz

Siamo ormai in doppia cifra con gli ascolti, in netto sorpasso sulla media nazionale del recensore, e ancora ci capiamo poco. Uno non ha molta voglia di farsi sintetizzare in qualche modo. Dodici sono le canzoni, ma molti di più sono gli stimoli e gli stati d’animo che ne derivano, che si muovono continuamente, confondendosi, allontanandosi, diluendosi a ogni ascolto. Uno è una svolta voluta, cercata, accarezzata con timidezza e poi fatta propria: Uno è la melodia, l’immediatezza, i modi dell’amore declinati alla maniera dei Marlene Kuntz. Messi da parte i chitarroni, i tuffopancia, gli overflash, le canzoni dei Marlene assomigliano (e non potrebbe essere altrimenti) a esperimenti, a progetti in costruzione, come se uno scultore si trovasse a plasmare un materiale a lui estraneo: Godano e soci girano intorno alla melodia, alla morbidezza dei ritornelli, alle rime amorose, ai cori sospirosi, studiando i punti migliori per l’approccio, i momenti migliori per l’attacco, la forma più consona per esprimere emozioni rischiosissime e insidiose. Alcune cose sono da leccarsi i baffi, quelle in cui la grazia e l’eleganza dei nuovi suoni marleniani si sposano alla perfezione con la fin troppo raffinata eloquenza di Cristiano Godano (Canto, Musa, Canzone ecologica, per esempio); altre lasciano un po’ perplessi e lasciano l’amaro in bocca, dando l’idea di trovarsi davanti a un cerchio che non si chiude (La ballata dell’ignavo, Sapore di miele, Negli abissi fra i palpiti). Godano si lascia ispirare dalla amata penna di Nabokov (e ispirando a sua volta dodici piccoli racconti di scrittori “veri”, inclusi nel libretto), percorrendo nuove strade sia sul terreno dei contenuti sia su quello, forse più impervio, della performance vocale, dimostrando una vitalità di intenti assolutamente ammirevole. L’entità Marlene Kuntz diventa più ostica proprio quando, paradossalmente, si addolcisce, compiendo un salto importante, difficile, quasi mortale. E uscendone in piedi, come le ginnaste allenate e talentuose. Dopo un primo ascolto che è quasi “drammatico”, le nuove coordinate della musica dell’ormai trio cominciano a sembrare più definite e, anche se a ogni pezzo le sensazioni cambiano, si fa strada l’idea che la strada intrapresa sia già in discesa. Le cose da aggiustare non mancano, ma i Marlene non sono certo tipi che si accontentano.

Siti del gruppo:

Marlene Kuntz

http://www.marlenekuntz.com/

http://www.myspace.com/marlenekuntzofficial

Fonte: Campania E20 – La musica live in Campania – www.campaniae20.it