Di: Alessandra Staiano

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Un Cyrano de Bergerac bello come Alessandro Preziosi, considerato un sex symbol dalle appassionate della fiction, potrebbe insospettire i più. Ma l’attore alla prova con il classico di Edmond Rostand, in scena al Teatro Bellini di Napoli fino a domenica 22 aprile 2012, è più che convincente nel ruolo, nonostante sul suo affascinante volto non ci sia neanche l’ombra di un naso posticcio. Merito di una versione del grande classico teatrale, di cui Preziosi cura anche la regia, in cui si sottolinea come la fragilità dell’uomo non sta semplicemente in un naso deforme. Scelta che fa apprezzare ancora di più l’immortalità del teso di Rostand che è un’ode, insieme, all’amore romantico e al senso di inadeguatezza che ognuno si porta dietro.

Cyrano de Bergerac lo sfida attraverso il talento nell’arte di battagliare – sia con la spada, sia con le parole – in cui eccelle attirandosi contemporaneamente il sempre maggiore odio dei suoi detrattori e la stima crescente dei suoi ammiratori: i guasconi, innanzitutto, ma anche la bella cugina Rossana di cui lui è perdutamente innamorata. Ma Rossana di lui apprezza il coraggio e la valente capacità oratoria, al punto tale da chiedergli di farsi messaggero d’amore verso il più giovane e bello Cristano. Sulla scena poco importa che Preziosi, attore, sia più bello di chi interpreta il ruolo del giovane cadetto (per la cronaca si tratta di Benjamin Stender).

Il protagonista sa mostrare l’inadeguatezza di Cyrano: tormentato, innamorato, combattuto. La trama è talmente nota che è superfluo darne conto qui. Quel che conta, invece, è che Preziosi è riuscito a dare una lettura fedele e moderna al testo di Rostand: il ritmo c’è tutto, gli attori si muovono intorno a lui quasi fossero una compagnia di danza, l’alternanza tra versi e prosa non annoia anzi rende alleggerisce la messinscena. Molta l’energia sul palco: merito del testo e della sua interpretazione.