Tempo di lettura stimato: 5 minuti

3 – 8 novembre 2015

TANDEM
ideazione e regia Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco
testo di Elena Stancanelli

con
Manuela Lo Sicco, Veronica Lucchesi

spazio musicale Davide Livornese
luci Cristian Zucaro
disegno e costruzione tandem Mario Petriccione
posa in aria tandem Stefano Pasquali/La moto 34 Roma
responsabile distribuzione Giusi Giardina

produzione
Associazione UddU in collaborazione con
Santabriganti-Scenica Festival,
Festival dell’Incanto,
Associazione Demetra
supporto alla produzione: ExKarcere Csoa di Palermo, Teatro Nuovo Montevergini

Al centro della scena un tandem: due biciclette saldate insieme su una molla che consente a chi pedala di inclinarle, simulando salite, discese e curve. Sul tandem Paola e Federica, due amiche indecise se andare al mare o a fare la rivoluzione, che chiacchierano di amori e ricordi. Intanto pedalano, ma le ruote girano in aria, il tandem rimane fermo sul posto ma, ciononostante, accompagna lo spettatore verso un finale sorprendente…

Sabino Civilleri e Manuela Lo Scicco, in fase di creazione, hanno chiesto a diversi artisti di intervenire sull’idea dello spettacolo: il tandem è una scultura dell’artista Mario Petriccione, il testo è della scrittrice Elena Stancanelli, il manifesto in scena è un dipinto di Riccardo Brugnone, le musiche sono del cantautore Davide Livornese e le luci di Cristian Zucaro. Tandem è, dunque, una creazione complessa che, però, restituisce uno spettacolo giocato sulla semplicità, che racconta poeticamente il passaggio dalla gioventù all’età adulta.

Piccolo Bellini
Dal 03/11/2015 al 08/11/2015

Prezzi
INTERO 15€

RIDOTTO (under 29, over 65, titolari card Politeatro, titolari di abbonamento del Teatro Bellini, cral, convenzioni)
10€

RIDOTTO titolari card Politeatro under 30 6€

Orari spettacoli
MARTEDÌ, MERCOLEDÌ, GIOVEDÌ, VENERDÌ, SABATO ORE 21.15, DOMENICA ORE 18.30

Durata: 70 min

TANDEM – PRESENTAZIONE

Il progetto Tandem è stato ideato da noi, Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, ma lo spettacolo che ha debuttato a Milano a Febbraio 2014 non è frutto solo del nostro operato. La modalità di lavoro che ci è propria si basa sulla condivisione dell’idea e lo sviluppo di essa secondo punti di vista, approcci e modalità espressive diverse che confluiscono verso un fulcro che poi evolve in uno spettacolo. Il progetto è, in realtà, una piattaforma di scambio con l’intento – dove sono confluiti professionisti, artisti e persone diverse a cui è stata avanzata la proposta di aderire a un percorso comune – , di mettersi in relazione e contribuire alla creazione di un linguaggio. Nel caso specifico del progetto Tandem, abbiamo scelto di chiedere ad artisti e collaboratori di intervenire con originalità sull’idea che proponevamo. Le musiche dello spettacolo del musicista/cantautore Davide Livornese, il Tandem opera dell’artista Mario Petriccione, il testo della scrittrice Elena Stancanelli, il manifesto dipinto dall’artista Riccardo Brugnone, nostra la drammaturgia scenica e la regia, le luci di Cristian Zucaro, la campagna di promozione e comunicazione sullo spettacolo di ISI frame, sono create appositamente per il progetto e non preesistono all’idea. Sebbene la modalità di collaborazione conferisca complessità alla ricerca di un linguaggio unico, questa non corrisponde alla complessità scenica o spettacolare, infatti lo spettacolo Tandem: è giocato sulla semplicità e la precisione; sulla intensità delle atmosfere, la forza dell’immagine e l’espressività del linguaggio fisico; ha un’alta adattabilità a contesti diversi e si presta per essere messo in scena sia in spazi teatrali sia all’aperto, l’allestimento scenico è infatti adattabile alle condizioni più svariate e non implica scelte forzate sulla tecnica. La nostra ricerca, da cui emerge Tandem, vive del tentativo costante di aderire alla sfera del contemporaneo: per questo motivo i testi su cui lavoriamo sono scritti da autori viventi e il lavoro che chiediamo di fare a drammaturghi e musicisti implica una partecipazione alla creazione e la presenza in sala prove. La composizione della parola non avviene contestualmente: la parola, così come la drammaturgia scenica, si muove costantemente; essa ha un carattere esile e non aderisce canonicamente alla scrittura scenica. Nel nostro lavoro partiamo dalla volontà di sfuggire al naturalismo per aprirci alle possibilità che permettono all’osservatore di modificare la sua comprensione rispetto a quello che osserva: la scrittura scenica e la gestualità, quindi, sfuggono dalla didascalia del testo. Il livello di comprensione si attesta su parametri diversi che implicano un’attenzione da parte dello spettatore, che è accompagnato ad attivarsi in una sorta di ricostruzione degli eventi. I temi che affrontiamo portano in sé delle domande scaturite da una riflessione sulla vita e le dinamiche che ci circondano nel tempo specifico in cui la viviamo; nel caso particolare Tandem invita lo spettatore a porre lo sguardo sul mondo dei giovani, sulla necessità di cambiamento, sui meccanismi di passaggio dalla gioventù al mondo degli adulti.

NOTE DI REGIA

Il Tandem è una scultura che tiene due corpi in equilibrio, inchiodata ad un fulcro centrale. É una macchina paradossale, concepita per il movimento ma costretta nella scena all’immobilità.

Veicolo su cui vengono vissuti e condivisi sogni e conflitti, avventure e pericoli. É un mezzo che viene riparato e maltrattato, ma rimane l’unica possibilità di giocare la vita. Finché questa non finisce. Lo spettacolo “Tandem” è il desiderio di colmare un vuoto inspiegabile.

Tutto è già avvenuto. Un corpo ventunenne riverso sull’asfalto e la solitudine di chi vorrebbe ricostruire l’accaduto e cerca di colmare il vuoto e il silenzio lasciato da quel tonfo.

“ Potevamo andare al mare, potevamo girare dall’altra parte, ma non lo abbiamo fatto”. Quel corpo riverso sull’asfalto è l’unica cosa che sappiamo.

Torniamo indietro.

Curve spericolate, discese mozzafiato, sobbalzi, sorpassi e sole negli occhi. Questo è il mondo da ragazzi. Tutto ti investe come il vento quando vai in bici. I pensieri sono semplici e sembrano non avere conseguenze. Si vivono giorni fragili, sospesi nel dubbio che la strada che prenderai sia quella giusta. Ma in fin dei conti non si fanno tante domande perché sono troppo occupati a vivere cosa che gli adulti a poco a poco dimenticano. Federica rimane e il suo diventare grande coincide con una fine inspiegabile.

Chi giace stesa per terra davanti a Federica? Una parte di sé, la sua amica Paola. Nel disperato tentativo di ricostruire il cammino che le ha portate lì, Federica ripercorre le tappe e gli incontri. Cerca di espiare il suo senso di colpa, di collegare gli eventi che confusi si presentano nella sua mente. Federica percorre una linea sottile tra sogno e speranza al fine di liberare il lutto, di liberare Paola, lasciarla andare.

Paola accompagna Federica in questo viaggio, le rimane accanto ancora una volta, non vuole lasciarla, non vuole essere dimenticata.

Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco

Registi

Biografia Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco

Nel 1999 con Emma Dante, Gaetano Bruno, Italia Carroccio, fondano la Compagnia SudCostaOccidentale. Dal laboratorio permanente condotto da Emma Dante e fondato sulla autorialità dell’ attore nascono spettacoli come mPalermu, Carnezzeria, La Scimia, Cani di Bancata, Le Pulle, Ballarini (Trilogia degli occhiali), scritture sceniche originali vincitrici di numerosi premi tra i quali Premio Scenario e Premio Ubu.

Nel 2011 scelgono un percorso indipendente, che li vede impegnati nella ricerca della propria identità teatrale e della propria modalità creativa.

Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco conducono un gran numero di laboratori di formazione dedicati alla ricerca del proprio linguaggio teatrale partendo dallo studio delle discipline sportive, con una particolare attenzione alle dinamiche di gruppo e all’ascolto corale.

Nel 2009 Lo Sicco affianca come coreografa la regista Emma Dante con il maestro Barenboim nella realizzazione della Carmen di Bizet per la prima del Teatro alla Scala per la stagione lirica 2009/2010.

Fondano in collaborazione con altri artisti a Luglio del 2009 lAssociazione Culturale UddU fully unnecessary production, casa internazionale per gli artisti, aperta alle collaborazioni e alla condivisione di progetti.

Collaborano e lavorano nell’ambito della formazione e della ricerca con strutture quali La Fonda-zione Mertz di Torino, La GAM di Torino, Art Performing Festival di Torino, Art Camp 2012 di Torino, Collinarea Festival di Lari, Teatro Era di Pontedera, Crt Centro di ricerca per il teatro di Milano, Pim off Spazio Scenico di Milano, Associazione Santa Briganti di Vittoria (RG), Associazione 4×4 di Milano, IX Festival dell’Incanto di Rodi, Associazione La Palmetta di Terni.

Nel 2010 con giovani attori provenienti da diverse realtà territoriali dell’Italia e con esperienze di-verse iniziano un ciclo di residenze di studio che portano alla costruzione del primo spettacolo di cui firmano la regia: Educazione Fisica. Lo spettacolo debutta a Milano al Crt Centro di ricerca per il Teatro ed è attualmente in tournée in Italia.

Nel 2014 debutta Tandem regia Civilleri/Lo Sicco sempre in collaborazione con Elena Stancanelli scrittrice.

Attualmente il Gruppo di ricerca vive del sostegno logistico ed organizzativo della Fondazione Pontedera Teatro che fornisce spazi residenziali e supporto agli spettacoli, inoltre è produttrice dello spettacolo Boxe-attorno al quadrato.

Pur avendo una formazione rivolta al teatro si approcciano al mondo del cinema lavorando come attori con registi come Matteo Garrone, Daniele Ciprì con il quale Lo Sicco partecipa alla 69” Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e insieme sul set del recente “La Trattativa” di Sabina Guzzanti.

Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco