Di: Sergio Palumbo

Tempo di lettura stimato: 3 minuti

Torna al Teatro San Carlo di Napoli, dopo sedici anni di assenza, Norma, il capolavoro di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, rappresentato per la prima volta nel 1831. Come da tradizione, l’incasso della prova generale aperta al pubblico sarà devoluto in beneficenza. L’ente beneficiario di questa prova generale è l’associazione Progetto Itaca Napoli Onlus, il cui principale obiettivo è quello di sostenere le persone che soffrono di disagio psichico e le loro famiglie nonché di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema.

Sul podio, dopo la direzione della Traviata dello scorso novembre, torna il Maestro Nello Santi, nome che già in sé è garanzia di profonda conoscenza ed assoluto rispetto della partitura belliniana, oltre ad un’ottima sintonia, maturata attraverso l’assidua frequentazione degli ultimi anni, con l’Orchestra ed il Coro del Teatro San Carlo, elemento assolutamente non trascurabile. La direzione di Santi, giustamente acclamatissimo dal pubblico al termine della rappresentazione, è rigorosa e precisissima nel creare il perfetto equilibrio tra palco e buca ed è esemplare nel sottolineare i momenti di maggiore lirismo dell’opera. L’Orchestra, sotto la direzione di Santi, offre il meglio di sé, ma è ancor più da esaltare l’encomiabile lavoro del Coro, preparato da Marco Faelli, impeccabile per tutta la rappresentazione, ma che nel celebre inno “Guerra! Guerra!” è davvero memorabile.

L’allestimento è decisamente uno dei più belli visti al San Carlo negli ultimi anni ed è la prova che si possono creare cose straordinarie anche con un budget ridotto. Le scenografie di Ezio Frigerio fanno un uso sapiente delle belle videoproiezioni di Sergio Metalli, con foreste, montagne e pareti rocciose che diventano un prolungamento virtuale delle scene, conferendo alle stesse un incredibile senso di profondità. L’ottimo disegno luci di Vincenzo Raponi sottolinea, con un continuo gioco di luci ed ombre, il caleidoscopio di emozioni e di sentimenti che pervade l’opera. Le chiare suggestioni fantasy creano un’atmosfera che fa pensare subito al grande schermo, complici anche gli eccellenti costumi di Franca Squarciapino, curati fin nei minimi dettagli. La regia di Lorenzo Amato è la dimostrazione che è possibile innovare senza stravolgere la tradizione. L’idea della morte aleggia sin dall’inizio dell’opera: all’apertura del sipario, i figli di Norma si imbattono nel cadavere di un Druido ed assistono mentre due uomini lo portano via. I roghi in vari punti della foresta fanno subito pensare ad uno scenario di guerra, ma il regista decide sapientemente di porre in secondo piano il conflitto tra Galli e Romani, concentrandosi principalmente sulla carica drammatica dei personaggi, la cui forza intrinseca è il vero cuore dell’opera. Convince la scelta di ambientare l’opera in un tempo indefinito e in un non luogo evocativo, facendo assurgere la vicenda, la cui attualità è indiscutibile, ad una categoria universale.

Il tripudio del pubblico per Daniela Schillaci è più che meritato. Il soprano catanese è magistrale nel ruolo del titolo (in cui si alternerà con Mariella Devia), rivelandosi una delle voci più interessanti del panorama operistico italiano: pregevole colore, ottimo volume, fraseggio raffinato e sicurezza sugli acuti. La sua esecuzione della celebre cavatina Casta Diva è degna delle più grandi interpreti. La Schillaci trova in Anna Goryachova la perfetta antagonista: nel ruolo di Adalgisa (in cui si alternerà con Laura Polverelli), il mezzosoprano russo dimostra straordinarie doti attoriali, oltre ad una bella voce, morbida ed agile. I duetti tra Norma ed Adalgisa (ed in particolare la cabaletta “Sì, fino all’ore estreme”, splendido inno all’amicizia) si rivelano tra i momenti migliori della rappresentazione. Luciano Ganci, che si alternerà con Stefan Pop nel ruolo di Pollione, compensa l’eccessiva staticità scenica con un piacevole timbro vocale ed il notevole squillo. La voce stentorea di Giacomo Prestia (che si alternerà con Carlo Colombara) conferisce la giusta autorevolezza ad Oroveso. Bene anche Clarissa Costanzo, nel ruolo di Clotilde e Francesco Pittari (Flavio).

Norma, di Vincenzo Bellini, sarà in scena al Teatro San Carlo di Napoli dal 21 febbraio al 1° marzo 2016.

Link: il sito del Teatro San Carlo di Napoli – www.teatrosancarlo.it