Di: Sergio Palumbo

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“Ragazze sole con qualche esperienza”, di Enzo Moscato, andò in scena per la prima volta nel 1985. I ruoli dei travestiti Grand Hotel e Bolero Film erano interpretati dallo stesso Moscato e da Annibale Ruccello, due dei principali autori del teatro napoletano degli anni ’80, che qualcuno ha definito la “nuova drammaturgia napoletana”, per il suo carico rivoluzionario di innovazione del linguaggio teatrale dell’epoca. Dopo la morte prematura di Ruccello, avvenuta l’anno seguente, il testo è stato messo da parte dall’autore, per poi essere ripreso nel 2005 da Geppy Gleijeses, in scena con Tonino Taiuti. Oggi, grazie alla collaborazione tra il Teatro Stabile di Napoli e Teatri Uniti, il testo di Moscato è in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli, per la regia di Francesco Saponaro, con l’audace scelta di affidare le parti dei due travestiti a due donne: Veronica Mazza (Bolero Film) e Lara Sansone (Grand Hotel).

Grand Hotel e Bolero Film sono due travestiti che sognano di incontrare il grande amore. Attendono con impazienza l’arrivo di Gennarino Scialò e Gennaro Cicala, loro corrispondenti dal carcere conosciuti tramite gli annunci del giornale “Cronaca Emarginata”, appena usciti di galera, ma non sanno che i due sono ex camorristi, pentiti e ricercati dai sicari del boss del quartiere. Con una trama avvincente e rocambolesca, il linguaggio viscerale e con feroce ironia, Moscato affresca uno spaccato della Napoli post terremoto dall’attualità disarmante, quasi una profezia di ciò che sarebbe – o non sarebbe (d’altro canto: “Nessuno arriva mai fino in fondo, a Napoli!”, come dice Grand Hotel) – accaduto da lì ad oltre trent’anni. Il terremoto è ben presente nella sapiente scena, a cura dello stesso Saponaro, nella celebre prima pagina del Mattino “Fate presto” che appare sotto gli strappi della scolorita e sdrucita carta da parati del soggiorno dell’appartamento dei due travestiti, o nelle macerie su cui troneggia maestoso un water. Nonostante l’indiscutibile bravura delle due protagoniste (due interpretazioni energiche e di grande intensità) e l’ottimo lavoro al trucco di Vincenzo Cucchiara, non convince fino in fondo l’idea di affidare il ruolo dei due travestiti a due donne, ma, dopo aver fatto i conti con questa scelta, la regia di Saponaro è mirabile nell’esaltare la forza del testo di Moscato, focalizzando l’attenzione sui dialoghi vivaci, ma anche valorizzando il momento più alto e poetico dello spettacolo, costituito dal monologo di Cicala all’inizio del secondo atto. Molto buone anche le prove attoriali di Salvatore Striano (Gennarino Scialò) e di Carmine Paternoster (Gennaro Cicala), eccellente nel già ricordato monologo.

“Ragazze sole con qualche esperienza” sarà in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli fino al 7 gennaio 2018.

Link: il sito del Teatro Stabile di Napoli – www.teatrostabilenapoli.it