Di: Sergio Palumbo

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Proprio nel giorno successivo alla Festa dei lavoratori debutta al teatro Augusteo di Napoli “TFR – Trattamento di fine rapporto” la “social comic comedy” firmata da Lello Marangio e Lucio Pierri. Sarà un caso?

La fabbrica di pannelli fotovoltaici della dottoressa Borromeo versa in un profondo stato di crisi: gli operai sono quasi tutti in cassa integrazione, gli ordini scarseggiano ed i fondi europei tanto agognati non arrivano. Intorno alla fabbrica, intanto, crescono gli appetiti sia della criminalità organizzata (mediante un europarlamentare colluso) che di una cordata con a capo uno strano imprenditore cinese “trapiantato” a Napoli, la cui offerta è particolarmente vantaggiosa per la Borromeo, così convincendola a vendere. Mentre gli operai lottano per mantenere il loro posto di lavoro occupando la fabbrica, alle loro spalle vengono ordite losche trame, sfruttando le loro debolezze e tentandoli con promesse di vantaggi di varia natura. Sapranno evitare di cedere alle tentazioni e riusciranno a mantenere aperta la fabbrica senza perdere il posto di lavoro?

La definizione di “social comic comedy” calza a pennello al testo di Marangio e Pierri: durante lo spettacolo si ride, ed anche tanto, grazie ad una comicità irresistibile e schietta, ma al contempo garbata e mai volgare. Il testo è talmente esilarante che gli stessi attori sul palco fanno non poca fatica a non ridere. Ma oltre che “comic” la commedia è anche “social” e tocca temi di grande rilievo per la società attuale, con un messaggio di critica molto profondo: la precarietà del lavoro, la crisi economica, la collusione tra politica e malavita, le mani della criminalità organizzata sulle aziende in crisi, la televisione che lobotomizza i popoli mentre in non meglio identificate stanze si trama per fare loschi affari, ma anche e soprattutto la corruzione che dilaga, non solo della politica, ma che si insinua nell’animo del singolo individuo, che mette egoisticamente il proprio orticello davanti a valori imprescindibili come la solidarietà e l’amicizia.

La regia di Pierri è abile nel valorizzare non solo i lati più comici del testo, con ritmi serrati e trascinanti, ma anche quelli di maggiore riflessione, in particolar modo nel finale, senza comunque mai far perdere vivacità e spigliatezza allo spettacolo. In questo può contare su un’ottima compagine attoriale di grande esperienza, a partire dallo stesso Pierri, che interpreta con naturalezza e spontaneità il ruolo di Michelangelo. Ernesto Lama e Davide Marotta sono irresistibili nei ruoli, rispettivamente, dello spedizioniere combinaguai Francesco e dell’imprenditore cinese Teng Tsei Chiang. Molto buone anche le prove attoriali di Rosaria De Cicco (la dottoressa Borromeo), di Massimo Carrino (l’europarlamentare Casalino) e di Yuliya Mayarchuk (l’operaia Karina).

“TFR – Trattamento di fine rapporto” sarà in scena al Teatro Augusteo di Napoli fino al 6 maggio 2018.

Link: il sito del Teatro Augusteo di Napoli – www.teatroaugusteo.it