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Martedì 26 febbraio alle ore 21

Teatro Politeama – via Monte di Dio, 80 (Napoli)

SOCRATE IL SOPRAVVISSUTO

Per la prima volta a Napoli il titolo di successo degli Anagoor (Leone d’Argento 2018)

Teatri Associati di Napoli torna per il secondo anno al Politeama dove proporrà altre due prime cittadine

nel segno del teatro contemporaneo di qualità con Jan Fabre e Danio Manfredini

NAPOLI – Per il secondo anno consecutivo la stagione teatrale di Teatri Associati di Napoli con la direzione artistica di Lello Serao e Hilenia De Falco si trasferisce dal Teatro Area Nord di Piscinola al Teatro Politeama, dove presenterà tre spettacoli in prima cittadina del più alto teatro contemporaneo, nell’ambito della Stagione 2018-19 intitolata “Confini Aperti” proprio per richiamare quest’ideale riunione tra il centro e la periferia cittadina.

Si inizierà martedì 26 febbraio alle ore 21 con la compagnia Anagoor (Leone d’Argento 2018 alla Biennale Teatro di Venezia) che metterà in scena “Socrate il sopravvissuto/come le foglie” di Simone Derai, titolo di successo del 2016 già al Piccolo di Milano e a Salonicco, vincitore del Premio ReteCritica come miglior spettacolo dell’anno e finalista nella stessa categoria ai Premi Ubu. Seguiranno il 19 aprile “The Night Writer” di Jan Fabre con Lino Musella e il 27 aprile “Luciano” di Danio Manfredini. La stagione del Tan al Politeama, frutto di un’intesa siglata con il direttore Giuseppe Cannavale, è iniziata lo scorso anno con un sol titolo, “Macbettu” di Alessandro Serra (Premio Ubu 2018 come miglior spettacolo dell’anno) ed è oggi ampliata a ben tre proposte: tre appuntamenti assolutamente da non perdere!

Con un mix di videoproiezioni, maschere, costumi, musica e azione scenica per oltre quindici interpreti, nel segno di un teatro in cui dialogano performing art, filosofia, letteratura e scena ipermediale, “Socrate il Sopravvissuto” unisce il romanzo Premio Campiello “Il sopravvissuto” di Antonio Scurati (in cui lo studente Vitaliano Caccia fa strage di professori all’esame di maturità salvando solo quello di storia e filosofia) al racconto di Platone delle ultime ore di vita di Socrate, condannato a morte da Atene «per aver corrotto i giovani». Nella drammaturgia vi sono poi altri innesti liberamente ispirati a Cees Nooteboom e a Georges Ivanovich Gurdjieff.

Lo spettacolo entra in una classe per affrontare la questione educativa, «diventata nel nostro Paese – scrivono gli Anagoor – un tema marginale e sempre aggirato per mezzo di riforme scolastiche dannatamente parziali che mortificano insegnanti e ragazzi e con loro il processo stesso della conoscenza». In questa pièce «si consuma tutta la battaglia al pensiero occidentale dalle sue origini ai suoi inevitabili e tragici esiti storici; ma non solo: si rinnovano infatti anche due eterni interrogativi: la domanda di senso, ingombrante punto di domanda rivolto al maestro, e la questione stessa della posizione del maestro rispetto al sapere e ai discepoli».

La compagnia Anagoor, fondata da Simone Derai e Paola Dallan, nasce a Castelfranco Veneto nel 2000 e prende nome dal racconto di Dino Buzzati “Le mura di Anagoor”. Dopo gli esordi ha debuttato nel 2012 a MiTo e si è esibita al Romaeuropa Festival, Napoli Teatro Festival (2015 e 2017), Stabile di Torino e Piccolo di Milano. Ha vinto il Premio Hystrio, Music Theatre NOW, Premio Rete Critica. Ha firmato l’allestimento per l’opera lirica Faust di Charles Gounod. Ha vinto il Leone d’Argento e inaugurato la Biennale Teatro 2018 con “Orestea”.

SOCRATE IL SOPRAVVISSUTO / come le foglie

dal romanzo Il Sopravvissuto di Antonio Scurati con innesti liberamente ispirati a Platone e a Cees Nooteboom e Georges I. Gurdjieff

con Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D’Amore, Piero Ramella, Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi, Francesca Scapinello/Viviana Callegari/Eliza Oanca

Maschere Silvia Bragagnolo e Simone Derai

Costumi Serena Bussolaro e Simone Derai

Musiche e sound design Mauro Martinuz

Video di Simone Derai e Giulio Favotto

Con Domenico Santonicola (Socrate), Piero Ramella (Alcibiade), Francesco Berton, Marco Ciccullo, Saikou Fofana, Giovanni Genovese, Elvis Ljede, Jacopo Molinari, Piermaria Muraro, Massimo Simonetto

Riprese aeree Tommy ilai e Camilla Marcon

Concept ed editing Simone Derai e Giulio Favotto

Direzione della fotografia e post produzione Giulio Favotto / Otium

Drammaturgia Simone Derai e Patrizia Vercesi

Regia Simone Derai

Produzione Anagoor 2016

Co-produzione Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies Realizzato con il sostegno del Bando ORA! della Compagnia di San Paolo

Premio Rete Critica 2016 – spettacolo dell’anno

Candidato come spettacolo dell’anno ai Premi UBU 2016 Premio della Critica 2016, Associazione Nazionale Critici del Teatro

Biglietto: 20 euro (platea) e 15 euro (palchi)

Informazioni e prenotazioni sullo spettacolo: 081 5851096 – info@teatriassociatinapoli.it