Di: Sergio Palumbo

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Per la venticinquesima volta, la Nuova Orchestra Scarlatti saluta il nuovo anno con il suo pubblico, con la voglia di festeggiare insieme e di celebrare la musica e l’arte in genere, con la gioia di farlo “tutti insieme appassionatamente”, come il titolo del celebre film con Julie Andrews tratto dalla commedia musicale teatrale The sound of music di Rodgers e Hammerstein. Non è un caso, quindi, che ad aprire e chiudere la prima parte di questa variopinta edizione del Concerto di Capodanno della Nuova Orchestra Scarlatti ci sia proprio una selezione sinfonica da The sound of music. Temi indimenticabili come “My favourite things”, “So long farewell” o la delicatissima “Edelweiss” si susseguono, richiamando le suggestioni di uno dei film più visti della storia del cinema. Tra la prima e la seconda parte della selezione Luigi De Filippi, con tocco ampio e morbido, dirige la Nuova Orchestra Scarlatti nel valzer “Sul bel Danubio blu”, grande classico viennese di Johann Strauss figlio, seguito dalla festosa e coinvolgente Farandole, ultimo movimento dalla Suite n. 2 dell’Arlésienne di Georges Bizet. Con lo stesso De Filippi al violino solista, le Danze rumene di Béla Bartók vengono eseguite con maestria dall’orchestra, nella cui compagine sono tanti i volti giovani, come quello di Lorenza Maio, violinista ritardataria per finta ma anche abile ballerina, che si esibisce anche in un breve numero di danza con il bravo Mirko Melandri.

Naomi Rivieccio, reduce dalla finale di X Factor e già nota al pubblico della Nuova Orchestra Scarlatti per aver preso parte, tra l’altro, ai concerti di Capodanno del 2018 e del 2016 (indimenticabile due anni fa in versione bambola meccanica nella Chanson d’Olympia da Les Contes d’Hoffmann di Offenbach), è la protagonista della seconda parte del programma. La duttilità della sua voce è straordinaria ed è sorprendente la poliedricità con cui riesce a spaziare tra generi totalmente diversi con risultati sempre eccellenti, passando dal velocissimo rap di Look at me now di Chris Brown al repertorio lirico nei panni di Violetta Valery (“Sempre libera” dal primo atto della Traviata di Giuseppe Verdi) o a un grande classico napoletano come Cicerenella, nella trascinante elaborazione di Luigi De Filippi, che parte con un dialogo a due tra la voce della Rivieccio ed il clarinetto di Gaetano Russo, per incedere in un crescendo orchestrale travolgente. In “Mamma knows best”, di Jessie J, la Rivieccio profonde tutta la grinta che, unita alle eccezionali doti vocali, ha conquistato il grande pubblico televisivo. In Liebesleid e Liebesfreud di Fritz Kreisler il pubblico del Teatro Mediterraneo è conquistato dall’esecuzione brillante di Luigi De Filippi al violino solista. C’è spazio anche per due belle pagine sinfoniche tutte italiane, come il Valzer brillante dal Gattopardo di Nino Rota o il festoso Chiassoso di Nicola De Giosa, prima di ritornare alle atmosfere viennesi con la Tritsch-Tratsch Polka di Johann Strauss figlio e di chiudere con il celebre Can-can di Jacques Offenbach.

Ma se il tema della serata è “tutti insieme appassionatamente”, non si può non coinvolgere il pubblico e gli acclamatissimi bis lo vedono protagonista, con due grandi classici dei concerti di Capodanno della Nuova Orchestra Scarlatti: dopo la Marcia di Radetzky con l’immancabile battimano, la chiusura, come ogni anno, non può che essere affidata a ‘O surdato ‘nnamurato, da cantare, appunto, tutti insieme appassionatamente.

(Foto di Klaus Bunker)