Di: Sergio Palumbo

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“Norma”, di Vincenzo Bellini, torna al Teatro San Carlo di Napoli dopo quattro anni, nello stesso allestimento dell’ultima rappresentazione, con la regia di Lorenzo Amato, le scene di Ezio Frigerio ed i costumi di Franca Squarciapino. Nel 2016 sul podio del Massimo napoletano c’era il compianto Maestro Nello Santi, da poco scomparso, cui il San Carlo ha dedicato questa nuova edizione.

Come si ebbe già modo di apprezzare quattro anni or sono, l’allestimento colpisce sin da subito per la bellezza delle scene e dei fondali, ove, con una ben congegnata integrazione tra videoproiezioni ed elementi scenici, si propongono al pubblico suggestive ambientazioni fantasy di grande impatto. Il regista, noto al pubblico del San Carlo per la sua spiccata sensibilità, pone al centro della vicenda il dramma interiore dei personaggi e le loro interazioni, mettendo in secondo piano gli elementi bellici. Sia le scene che i ben curati costumi non hanno una connotazione storica ben precisa e la scelta si rivela convincente, essendo la vicenda più intima dei personaggi ascrivibile ad una categoria universale.

Francesco Ivan Ciampa dirige l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli con gesto morbido e grande attenzione ai tempi e ai volumi, valorizzando la forza drammatica della vicenda e dei suoi protagonisti, in perfetta sintonia con l’impostazione registica. Ottima la prova dell’Orchestra del San Carlo, peccato solo che i momenti sinfonici dell’opera siano stati sporcati dai ripetuti, fastidiosissimi, colpi di tosse del pubblico. In splendida forma il Coro, preparato da Gea Garatti Ansini, perfetto nell’inno bellico “Guerra! Guerra!”.

Maria José Siri, già applaudita dal pubblico napoletano in “Pagliacci” nel 2017, dimostra, con grande poliedricità, di trovarsi a suo agio anche con il repertorio belcantista, potendo contare su una voce duttile, una tecnica solidissima e convincenti doti interpretative. Superba la sua “Casta Diva”. Fabio Sartori, reduce dal successo della Tosca dello scorso gennaio, conferisce al suo Pollione una voce ampia, sonora e squillante, che ben sopperisce ad una pertinenza scenica non perfettamente adeguata al personaggio. Silvia Tro Santafé, che ha sostituito all’ultimo momento l’indisposta Annalisa Stroppa, convince nel ruolo di Adalgisa, potendo contare su una voce agile e dal bel colore, che si fa apprezzare soprattutto nei duetti con Norma “Sola, furtiva, al tempio” e “Sì, fino all’ore estreme”. Autorevole per voce e presenza scenica l’Oroveso di Fabrizio Beggi. Bene anche Fulvia Mastrobuono (Clotilde) e Antonello Ceron (Flavio).

“Norma”, di Vincenzo Bellini, per la regia di Lorenzo Amato, sarà in scena al Teatro San Carlo di Napoli fino al 20 febbraio 2020.

Link: il sito del Teatro San Carlo di Napoli – www.teatrosancarlo.it