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Asterione in scena al Teatro Sannazaro per “Teatro solidale – il teatro dei salti morali”                       

Dopo il debutto, lo scorso 6 luglio, nella sezione Osservatorio del Napoli Teatro Festival Italia 2020, Asterione approda al Teatro Sannazaro il 12 ottobre alle ore 21,00 grazie all’iniziativa Teatro Solidale – Il teatro dei salti morali.

Il Sannazaro farà “i salti morali” per dare nuova vita al teatro, in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19: a disposizione delle produzioni e dei piccoli teatri la sua storica sala a titolo gratuito, con l’obiettivo di tutelare il ruolo dell’artista e l’importanza culturale di questa nobile arte.

Asterione è un progetto della compagnia Nzierto, un gruppo di giovani artisti napoletani di formazione eterogenea, nato nel 2019.

Il testo, prima opera drammaturgica e registica di Daniele Sannino, nasce come riscrittura contemporanea del mito, ispirandosi sia all’operazione svolta dal romanziere Jorge Louis Borges nel suo racconto “La casa di Asterione” sia alla letteratura Orfica.

La storia si apre con l’arrivo diAsterione, appena morto, in un night club surreale, generato da tre spiriti psicopompi che di mestiere “raffinano” le anime. Il night ha funzione di limbo tra un’esistenza e l’altra, un non luogo dove le anime dei morti depositano raccontandole le loro storie per poterle dimenticare così da ottenere la leggerezza necessaria a passare ad un’altra vita. Asterione, mezzo uomo e mezzo toro, profondamente legato alla sua natura di diversità deforme, si dichiara impossibilitato a questa dimenticanza e dunque al prosieguo del viaggio. I tre spiriti, allora, mascherandosi con i travestimenti della vita e giocando il gioco della guerra, degli affetti e delle passioni, cercheranno di sciogliere il nodo che tiene legato Asterione alla sua storia.

Il Minotauro – chiarisce l’autore e regista, Daniele Sannino – diventa l’emblema di un’esistenza che ha conosciuto principalmente la solitudine, il divergere da una presunta normalità, e che intorno a questa differenza ha costruito la sua malconcia identità”.

“I restanti personaggi di questa tragicommedia, – prosegue Sannino – talvolta spiriti o proiezioni di Asterione, talaltra frammenti archetipici dell’umanità, tentano attraverso la finzione mortale del gioco di suscitare al Minotauro l’indicibile entusiasmo che permetta l’uscita dall’impasse esistenziale. […] Alterneranno nello svolgersi dello spettacolo momenti ironici, tragici e buffoneschi, in questo imitazioni delle passioni umane”.

Molti sono i piani di lettura di Asterione e le suggestioni della messa in scena. Si passa dal piano superficiale della storia: un’anima che deve lasciare il bagaglio terreno per accedere all’aldilà, un non luogo dove tutto ciò che sei stato, hai fatto e pensato, non esiste più, passando attraverso la metafora della figura del Minotauro per raccontare le fragilità dell’essere umano. Da una scena vuota si arriva alla costruzione del night stesso davanti, ai nostri occhi in una dimensione onirica e sfuggente, che della solidità terrena non ha più nulla. I cappelli e i mantelli degli spiriti diventano elementi di scena.

Asterione è un esempio di drammaturgia giovane che sa attingere dai grandi testi per raccontare temi importanti e argomenti del quotidiano dell’essere umano, ieri come oggi e con un linguaggio accessibile a tutti. La pratica teatrale e creativa del gruppo, in continua evoluzione, si basa su un costante confronto tra le inquietudini del contemporaneo e i sistemi simbolici e narrativi del passato, come le figure dei Tarocchi, le Fiabe e i Miti. Asterione prende appunto le mosse dalla figura mitologica del Minotauro.

Quando: lunedì 12 ottobre 2020 | ore 21,00
Dove: Teatro Sannazaro |Via Chiaia, 157 – 80121 Napoli (NA)
Biglietti: online su azzurroservice.net | intero €12 – ridotto under35 €10