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Dall’11 al 16 gennaio

Teatro Bellini

L’Abisso

di e con Davide Enia

musiche composte ed eseguite in scena da Giulio Barocchieri

spettacolo tratto da Appunti per un naufragio (Sellerio editore)
vincitore del Premio letterario internazionale “Mondello”

co-produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biondo Palermo, Accademia Perduta/Romagna Teatri

in collaborazione con Festival Internazionale di Narrazione di Arzo

Foto di scena ©Futura Tittaferrante

Orari spettacoli: feriali h. 20:30, mercoledì h. 17:30, domenica h. 18:00

«Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Io ero senza parole. Era la Storia quella che ci era accaduta davanti. La Storia che si studia nei libri e che riempie le pellicole dei film e dei documentari». Così Davide Enìa racconta il punto da cui è partito per arrivare ad Abisso, lo spettacolo, di cui è autore, regista e attore, con cui ha incantato il pubblico dei più prestigiosi teatri italiani.
Dopo quel primo sbarco, l’artista ha trascorso molto tempo sull’isola, per raccogliere testimonianze reali, parlare con i pescatori, il personale della Guardia Costiera, i residenti e i medici, i volontari e i sommozzatori, per provare a comprendere fino in fondo e per riuscire a raccontare. La prima tappa della sua indagine è confluita nel romanzo Appunti per il Naufragio, in cui la vicenda degli sbarchi si intreccia con le vicende personali sue e dei suoi familiari e amici, in un racconto tragico in cui non mancano i momenti leggeri, a tratti comici.
Abissoè la seconda tappa di questo viaggio, un cunto siciliano che fonde al suo interno i più diversi linguaggi teatrali, dal canto, al gesto, alla musica, riuscendo a raccontare una delle più grandi tragedie della nostra contemporaneità attraverso la vita. Le musiche originali eseguite dal vivo dalla doppia chitarra (acustica ed elettrica) di Giulio Barocchieri completano la straordinaria performance-testimoniaza di Davide Enìa, accompagnando il flusso di emozioni.

Durata 75 minuti

Prezzi: a partire da 15€ – Under29 15€ migliore posto disponibile

NOTE DI REGIA
Come raccontare il presente nel momento della crisi. Questa domanda nasconde continue insidie. In assoluto, il continuo rischio di spettacolarizzare la tragedia. Il lavoro è indirizzato, quindi, verso la ricerca di una asciuttezza continua, in cui parole, gesti, note, ritmi, cunto devono
risultare essenziali, irrinunciabili, necessari alla costruzione del movimento interno.
Questo ha determinato il carattere performativo del lavoro in scena, in cui si riproietta se stessi
nel preciso stato emotivo che ha generato tutto, immergendosi dentro quell’esatta condizione
del sentimento, in un loop che si ripete replica dopo replica, in un ritorno continuo che non ha
esito se non il suo essere rivissuto, parola dopo parola, gesto dopo gesto, suono dopo suono,
trauma dopo trauma, cunto dopo cunto.