Di: Maresa Galli

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L’Ente Fondazione Barocco Napoletano, presieduta da Massimiliano Cerrito, in collaborazione con Societè Generale, ha presentato nella Chiesa Luterana di Napoli l’ultimo evento dell’8°Edizione del Festival Barocco Napoletano, con la direzione artistica del m° Keith Goodman. L’elegante concerto, dal titolo “Sulle tracce del liuto moderno”, è stato introdotto da Cerrito, dai saluti di Laura Valente, e dal m° Mauro Squillante, mandolinista e ricercatore. In scena il Quartetto Ars Musica, composto da Mauro Squillante, (liuto moderno), Tommaso Immediata (1° violino), Pierpaolo Iemmo (2° violino), Pasquale Colabene (viola), Antonio Gibboni (violoncello). L’ensemble ha eseguito musiche di A.Vivaldi, F.G.Giuliani, F.J.Haydn, D.Scarlatti, N.Ugolino, J.P.Rameau. Un programma per palati raffinati, incentrato sulla musica a cavallo tra la fine dell’ ‘800 e i primi del ‘900, periodo in cui Respighi componeva la suite “Antiche arie e danze italiane per liuto” (1927), rielaborando le trascrizioni di Oscar Chilesotti, pubblicate in “Danze per liuto dal XVI secolo al XVIII secolo, Madrigali, Villanelle, Arie di danze del ‘500”. Raffaele Calace, celebre mandolinista, compositore e liutaio napoletano, era un virtuoso del mandolino napoletano e del liuto cantabile, da lui inventato e per il quale scrive composizioni elaborando una interessante trascrizione di un brano di Rameau. Fu tra i modernizzatori del mandolino napoletano. I mandolinisti godevano del favore della Regina Margherita, cultrice degli strumenti a plettro. Il liuto è insieme uno strumento arcaico e moderno, e gli artisti nella Chiesa Luterana hanno omaggiato Calace-Rameau, la loro fantastica ricerca musicale. Ottima interpretazione del repertorio con strumenti a plettro e corde, con virtuosismo e passione del primo violino e di tutti artisti, condotti dal maestro Squillante. Bis concesso e meritati applausi.