Di: Sergio Palumbo

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In tempi non sospetti, nel 2000, Michele Visciola aveva dato un serio contributo al dibattito dell’usabilità dei siti web, allora ancora allo stato embrionale in Italia, con la prima edizione di questo libro. Ora, dopo sei anni, l’argomento è stato ben sviscerato e tanto si è detto e scritto sull’argomento e tante indicazioni sono state assorbite e recepite dalla comunità di sviluppatori web più attenti al feedback degli utenti e dei navigatori.

La seconda edizione del libro di Visciola, oltre ad offrire una panoramica dello stato dell’arte di come la cultura dell’usabilità sia stata effettivamente recepita e messa in pratica dagli sviluppatori web, offre una serie di scenari particolarmente interessanti che stimoleranno senz’altro il professionista del web, portandolo via via verso la creazione di siti dalla qualità sempre maggiore.

Dopo un excursus sugli aspetti più puramente teorici dell’usabilità e della qualità dei siti web, il libro entra nel vivo con le “best practices” per la progettazione di un sito web e la sua architettura, con attenzione a tutte le categorie di utenti, quindi anche all’accessibilità, passando per la personalizzazione dei siti e la loro localizzazione ed internazionalizzazione. Molto interessante, anche perché tratta un argomento purtroppo spesso sottovalutato, è il sesto capitolo del libro, dedicato alla progettazione degli strumenti di ricerca delle informazioni in un sito web, con una serie di esempi molto efficaci. Alla bellezza estetica ed all’usabilità delle interfacce grafiche sono dedicati i capitoli 7 ed 8. In particolare, Visciola offre un consiglio molto importante al progettista: prima di progettare l’interfaccia bisogna sempre chiedersi: “Vogliamo sedurre oppure miriamo a persuadere i nostri utenti?” A seconda dei nostri obiettivi, Visciola ci presenta le soluzioni che possiamo praticare. Particolarmente ricco di contenuti è il capitolo sulla valutazione e la misurazione dell’usabilità di un sito web, che propone degli indicatori, quantitativi oltre che qualitativi, per la valutazione dell’usabilità di un sito web. Infine, Visciola dedica argutamente l’ultimo capitolo del libro alle interfacce per la mobilità, quindi cellulari e PDA: il capitolo offre interessantissimi scenari, tra cui un paragrafo sulle interfacce candidate per soddisfare i requisiti d’uso nell’Ubiquitous Computing, con cui prima o poi tutti i professionisti del web dovranno fare i conti.

Il libro di Visciola, particolarmente ben scritto e curato nei dettagli, con utilissimi esempi a favore di una maggiore comprensione, resta senza dubbio il volume di riferimento per la tematica dell’usabilità in Italia, confermando, anche in questa seconda edizione, la sua duplice natura di guida per il progettista/sviluppatore di siti web e di inesauribile fonte di stimoli per tutti i professionisti che non vogliono (e non possono) perdere colpi su argomenti importanti come quelli dell’usabilità e dell’accessibilità.

Link: il sito di Apogeo Editore – www.apogeonline.com