Di: Redazione

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La Stagione 2009/2010 del Teatro Bellini diretto da Tato Russo

Massimo Ranieri, Luca Barbareschi, Teo Teocoli, i Momix, Ornella Muti, Stomp, Mariangela Melato, Vittorio Sgarbi, Franco Branciaroli, Marisa Laurito…

Dagli show internazionali ai grandi maestri della nostra Scena, fino ai suoi nuovi protagonisti: 20 spettacoli tra prosa, musical e danza animano la

Stagione Teatrale 2009/2010 del Teatro Bellini di Napoli.

 

 

GLI SPETTACOLI IN CARTELLONE

La stagione si inaugura il 13 ottobre 2009 con “Chi nun tene coraggio nun se cocca co ‘e femmene belle: Massimo Ranieri approda al Bellini con uno spettacolo musicale scritto insieme a Gualtiero Peirce in esclusiva per il Ravello Festival, dove lo ha presentato lo scorso mese di luglio incantando letteralmente la platea del Belvedere di Villa Rufolo. Chi nun tene coraggio nun se cocca co ‘e femmene belle è il  titolo giocoso e provocatorio di uno show poetico e intenso, in cui ogni nota è un inno alla vita, all’amore e alla speranza… Protagonisti non saranno i “soliti” vincitori e i “soliti” eroi, ma gli ultimi e i sognatori: gli uomini e le donne cantati dalla musica di Raffaele Viviani e di Pino Daniele o dal teatro di Eduardo De Filippo e Nino Taranto. Tra canzoni e monologhi non mancheranno i colpi di teatro: nel recital Ranieri andrà oltre il repertorio della canzone napoletana, interpretando brani dei più celebri cantautori italiani e internazionali, da Fabrizio De Andrè a Francesco Guccini, da Charles Aznavour a Violeta Parra.  (Rama 2000 International S.r.l. – Da martedì 13 ottobre 2009).

Arriva il nuovo show teatrale di Teo Teocoli, La Compagnia dei Giovani, dove solo l’esperienza ed il coraggio dell’istrionico artista possono trasformare in comici artisti di tutt’altra estrazione. Solo sulla ribalta, con i suoi monologhi, le sue “maschere storiche”, le canzoni e, di volta in volta, “spalleggiato” da “comici improbabili”, artisti di una lunga carriera di successo: a sorpresa, sul palco si avvicenderanno, in ordine strettamente anagrafico, Armando Celso detto “Ossario”, Tony Dallara e Mario Lavezzi. Sul palco, alle spelle di Teo, la Doctor Band, il gruppo con sezione fiati che da anni lo accompagna in tour. (Project T-Time – Da mercoledì 28 ottobre 2009 – Spettacolo fuori abbonamento).

Luca Barbareschi, caleidoscopico e sorprendente per la sua perizia di rinnovarsi di volta in volta nei panni di regista, attore e cantante, riporta in scena un testo raro di un autore di culto come Giorgio Gaber: “Il caso di Alessandro e Maria”, sottotitolo “Curiosa replica di una storia che ha già avuto luogo”. La commedia, scritta con l’inseparabile Sandro Luporini, fu messa in scena dallo stesso Gaber con Mariangela Melato nel 1982. Un dialogo intimo a due, in bilico tra passato e presente, la storia di un innamoramento trascorso e della devastazione che inevitabilmente le grandi passioni comportano, una sorta di “ring del cuore” per due che avevano vissuto “un amore smisurato e sciupato”. Al fianco di Barbareschi, la sempre più brava e accattivante Chiara Noschese. (Produzioni Teatrali Noctivagus – Da martedì 10 novembre 2009).

“L’evento teatrale che è diventato un fenomeno globale”. Dopo l’eccezionale successo ottenuto nelle scorse stagioni, torna Stomp, uno tra i più rivoluzionari ed entusiasmanti eventi spettacolari degli ultimi anni. Senza trama, personaggi né parole, Stomp mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensamente ritmica i rumori della civiltà contemporanea. Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, i formidabili ballerini-percussionisti-attori-acrobati di Stomp danno voce ai più “volgari” oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni, riciclandoli ad uso della scelta in un ciclone di ironia travolgente. Stomp è comunicazione forte, diretta, capace di coinvolgere il pubblico di ogni lingua, cultura, generazione. E’ sfida ecologica allo spreco urbano. E’ trasgressione heavy metal e satira anti-inquinamento. E’ la violenza e l’intensità del ritmo che muove il mondo del Duemila… (Glynis Henderson Productions – Yes/No Productions – Da martedì 24 novembre 2009).

L’energia dell’Hip Hop incontra l’anima del Gospel”. Recita così il sottotitolo della nuova creazione di Toto Vivinetto: 30 performers, ballerini e cantanti dell’Accademia Mas – Music Arts & Show di Milano che, dopo il grande successo di pubblico del tour 2008-2009 di Stand Up! A Gospel Revolution, il grande show internazionale che ha portato per la prima volta nei teatri italiani la danza hip hop unita alla musica spiritual, tornano sulle scene in una versione completamente rinnovata dal titolo “Stand Up! The new Revolution, la cui direzione musicale è affidata al grande artista newyorkese CeCe Rogers. (M.A.S. – Da giovedì 3 dicembre 2009 – Spettacolo fuori abbonamento).

20 anni dopo la tragica cavalcata in costume nella quale il protagonista si è “fissato” nel personaggio di Enrico IV, Matilde Spina (la donna di cui era innamorato), Belcredi (il suo vecchio rivale in amore), la figlia di lei Frida e il suo fidanzato marchese Di Nolli (nipote dello stesso) vanno da Enrico accompagnati dal dottor Genoni (molto interessato al caso della sua pazzia) con l’intenzione di farlo rinsavire… Con la regia di Paolo Valerio, approda al Bellini “Enrico IV” di Luigi Pirandello. Sul palcoscenico una delle coppie teatrali italiane più salde della nostra scena, Ugo Pagliai e Paola Gassman. (Teatro Stabile di Verona – Fondazione Atlantide GAT – Da martedì 15 dicembre 2009).

Con la regia di Gabriele Russo, per le feste di Natale il Teatro Bellini presenta Avanvarietà, di Tato Russo. Uno spettacolo, come afferma il regista, nato dall’esigenza di rivendicare un genere nato in teatro e rubato dalla televisione, il Varietà! Un genere attraverso il quale sono cresciuti molti fra i più grandi e indimenticabili artisti del passato, basti pensare a Totò, ai Fratelli Maggio, al Maestro Nino Taranto solo per citarne qualcuno, nomi che danno il senso e la misura di quanto questo repertorio sia rimasto negli occhi e nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di assistervi. L’idea dunque di riproporre un autentico Varietà, che attraverso le sue tipiche macchiette, i suoi “sgangherati” balletti, le sue intramontabili canzoni, i suoi irresistibili sketches, ci porti dalle radici dell’anima partenopea alla comicità dei nostri giorni, come in un viaggio nel tempo, utile  a valorizzare il repertorio storico e a riscoprirne le potenzialità, nella  reinterpretazione di nuovi giovani artisti. (Teatro Bellini – Teatro Stabile di Napoli – Da martedì 22 dicembre 2009).

Con le coreografie di Fredy Franzutti, Balletto del Sud propone l’immortale “Carmina Burana” con le musiche di Carl Orff. Il mito del gotico tenebroso, evocativo del male, nella sua forma più superstiziosa, ci riporta ad atmosfere di società moralmente corrotte, che con spregiudicatezza resistono alla paura della punizione divina. Tali canti rovesciano in modo ironico e divertito i temi e gli atteggiamenti della letteratura allora dominante: il vino, la donna, il gioco, i piaceri della vita sono spregiudicatamente esaltati da questa poesia che nasce in ambiente colto e, utilizzando la parodia, usa i moduli del linguaggio ecclesiastico. (Balletto del Sud – Da martedì 26 gennaio 2010).

Enzo Gragnaniello, un musicista nato nel vicolo più stretto di Napoli, con alle spalle una vita di quelle veramente spericolate, e la spumeggiante Marisa Laurito si incontrano come vecchi amici a casa del cantautore nei Quartieri Spagnoli. Tra chiacchiere e ricordi, i due partono per un viaggio ideale attraverso una Napoli che diviene specchio e simbolo dei contrasti del mondo intero, con le sue bellezze altere e le sue miserie, la disperazione e la speranza. E’ questo il pretesto per “L’erba cattiva”, uno spettacolo che racchiude in sé i brani più noti del musicista che faranno da colonna sonora ai dialoghi tra lui e Marisa… (Produzioni Kadija – Da martedì 2 febbraio 2010).

Negli anni ’40, con l’entrata in vigore delle leggi sulla discriminazione razziale, emanate dal regime fascista, molti ebrei, presagendo un destino incerto, avevano messo al riparo i loro beni da presumibili espropri, intestando le loro proprietà a prestanome fidati di razza ariana. Marcello Consalvi, all’epoca un oscuro ragioniere, è stato uno dei fortunati beneficiari. Il suo Padrone gli ha intestato tutte le proprietà. E’ ricco, e vive con la moglie Immacolata nello splendido appartamento borghese del Padrone, nel ghetto ebreo di Roma. La vita borghese della coppia è improvvisamente sconvolta dal ritorno, dopo 13 anni, del vecchio proprietario… Con “L’ebreo”, un testo firmato da Gianni Clemente e con la regia di Enrico Maria Lamanna , torna in scena una delle figure femminili più affascinanti dello spettacolo italiano, Ornella Muti. (Mithos Group – AreaTeatroMusica – Panart Produzioni – Da martedì 9 febbraio 2010).

Don Chisciotte è un enorme trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della scena”. Con questa premessa Franco Branciaroli, dopo l’originale edizione di Finale di partita in cui il protagonista parlava con la voce dell’ispettore Clouseau, si prepara al nuovo spettacolo tratto dal testo di Miguel de Cervantes. Branciaroli sarà infatti impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Panza, cui darà, imitandole, le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorrerà alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco. (Teatro De Gli Incamminati – Da martedì 16 febbraio 2010).

“Sgarbi, l’altro”. Questo il titolo con cui il grande comunicatore decide, all’età di 57 anni, di fare l’unica cosa che ancora gli mancava: Vittorio Umberto Antonio Maria Sgarbi sale su un palcoscenico per rivolgersi al suo pubblico, quello che lo segue da anni nelle sue ospitate televisive ma anche quello che compera i suoi libri, accorre alle sue conferenze private e pubbliche. Sgarbi sale sul palco per raccontare l’arte, le donne, la cultura, il paesaggio, la politica, cioè tutti gli aspetti della sua visione del mondo, della sua cultura che spesso sottende all’aspetto pubblico e appariscente ma contribuisce alla sua formazione, ne fa parte in modo inestricabile. (Mithos Group – Da venerdì 26 febbraio 2010 – Spettacolo fuori abbonamento).

Con la regia di Marco Bernardi, Patrizia Milani e Carlo Simoni, inossidabile ed eccellente coppia teatrale, propongono “Il Gabbiano”. Scritto nel 1895 e rappresentato per la prima volta a Pietroburgo l’anno dopo, si tratta di uno dei quattro capolavori teatrali di Anton Cechov assieme a Zio Vanja, Tre sorelle e Il giardino dei ciliegi. Amato dal pubblico e dagli uomini di teatro, è forse il suo testo più rappresentato in ogni epoca e in ogni luogo per l’importanza dei temi trattati, per la profondità dell’analisi della condizione umana e per la felicità poetica della storia e dei personaggi. Maurizio Donadoni affianca la coppia Milani-Simoni. (Teatro Stabile di Bolzano – Da martedì 2 marzo 2010).

La Badante, nuovo testo di Cesare Lievi, compie una riflessione poetica sui cambiamenti indotti alla nostra società dalla presenza dei nuovi immigrati, stranieri per lingua e cultura, che entrano nella nostra vita facendo esplodere contraddizioni sociali e intaccando abitudini quotidiane. Una famiglia borghese: i due figli si preoccupano per la salute dell’anziana madre; entrambi hanno poco tempo da dedicarle e così assumono una badante dell’Europa dell’Est. Ma l’anziana signora non l’accetta…  Interprete principale è Ludovica Modugno, insignita del premio della critica teatrale 2008 quale migliore attrice dell’anno per l’interpretazione in “L’una e l’altra” e ne “La Badante”. (Teatro Stabile di Brescia – Da martedì 9 marzo 2010).

Persone naturali e strafottenti”, il bellissimo e struggente testo di Giuseppe Patroni Griffi, viene ripreso da Andrée Ruth Shammah, la quale ha chiamato ad interpretarlo la controversa (il controverso?) Vladimir Luxuria e il sempre più promettente Daniele Russo. Testo ardito ma sempre attuale (al suo debutto nel 1974, quando in Italia l’omosessualità era ancora un tabù, provocò un enorme scandalo), Persone naturali e strafottenti torna tra noi come da un altro luogo e da un’altra epoca, con l’autorità di un classico contemporaneo nel quale l’autore ritorna al mito di una Napoli perduta. (Teatro Bellini Teatro Stabile di Napoli e Teatro Franco Parenti – Da venerdì 19 marzo 2010).

Chi non conosce la deliziosa gattina bianca dal fiocco rosso? Per la gioia degli innumerevoli fans di quella che è diventata una vera e propria icona in tutto il mondo, arriva in Italia “Hello Kitty – The Show”, sottotitolo “Musical di una favola moderna”. Ed infatti di una fiaba si tratta: nel caos quotidiano di una metropoli, tra frenesia, luci e traffico, può anche accadere che un sogno diventi realtà. Tre ragazze, tre desideri e una sola grande chance per realizzarli: l’impresa non sarà affatto semplice, il viaggio che dovranno intraprendere sarà disseminato di dubbi e disillusioni… (Mas & Sanrio per produzioni Poltronissima – Da martedì 6 aprile 2010).

I Momix tornano al Bellini con “Bothanica”, l’ultima creazione del geniale Moses Pendleton, ideatore e fondatore dello straordinario ensemble. “Ho concepito lo spettacolo come una metamorfosi” – spiega il coreografo – corpi che si trasformano in pietre, alberi o api. […] In Bothanica, più che mai, utilizziamo elementi scenici fantastici per riprodurre delle immagini che accrescano la gamma di emozioni normalmente disponibili. […] La chiave dello spettacolo è il costante mutamento, in nome del quale si infrangono le naturali barriere fra realtà ed immaginazione. Il Surrealismo afferma che fantasia e sogni rispecchiano sprazzi di realtà. Passo molto tempo ad analizzare il mondo dei sogni e chissà, questo forse si riflette nell’atmosfera di Bothanica e dei Momix in generale.” (Duetto 2000 – Da martedì 20 aprile 2010).

La straordinaria Mariangela Melato sarà la superba protagonista de “Il dolore”, dall’omonimo romanzo di Marguerite Duras. Con la regia e l’adattamento di Massimo Luconi, Il dolore prende spunto da un episodio della vita della Duras che, entrata nella Resistenza antinazista nel 1943 insieme con il marito Robert Antelme (il loro gruppo era comandato da François Mitterand), trascorse i lunghi mesi tra il giugno 1944 e il periodo immediatamente seguente la fine della guerra in attesa del marito, arrestato con la sorella dai nazisti e deportato a Dachau. E’ in questa cornice storica che si consuma una tragedia universale e personale… (Teatro Stabile di Genova – Da martedì 4 maggio 2010).

Un momento di sano divertimento è costituito da “Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?”, spettacolo in omaggio agli abbonati come da tradizione del Teatro Bellini. Dopo il grande successo di “Una notte bianca” (cinque stagioni per un totale di 150 mila spettatori, vincitore del premio Gassman 2007 come miglior testo italiano), arriva la nuova commedia di Gabriele Pignotta, “Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?”. È la storia, esilarante e dissacrante al tempo stesso, di cinque ex compagni di università che hanno deciso di puntare tutto sulla carriera, accorgendosi ben presto di essere finiti nel frullatore di una esistenza troppo stressante che impedisce loro di essere realmente felici…  (Sala Umberto Produzioni – Da martedì 11 maggio 2010).