Di: Sergio Palumbo

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Salvatore, giovane ragazzo napoletano, fa parte della nuova generazione di emigranti. Se agli inizi del Novecento la meta era l’America, oggi come oggi già andare semplicemente più al nord di Roma può essere una vera e propria resurrezione. Per chi nasce e cresce in una città che ha ormai perso anche il fascino tipico della sua leggendaria bellezza, sepolta dai rifiuti e infestata da piaghe come criminalità organizzata, disoccupazione, malasanità e corruzione, l’unica via di salvezza è scappare. Anche un semplice lavoro come agente immobiliare, ad 800 euro al mese più le provvigioni diventa un sogno per un ragazzo napoletano esasperato dalla mancanza di un impiego. Salvatore cerca un motivo, un solo motivo per restare a Napoli. E non riesce a trovarlo. Così, disperato, attraversa le quattordici stazioni che, in questa Via Crucis ferroviaria, dove al posto della croce c’è una valigia pesante preparata dalla mamma con tutta l’apprensione per il figlio emigrante, lo porteranno a Treviso, dove l’aspettano l’amico Giovanni (Rosario D’Angelo) e dove lo raggiungeranno la madre Maria (Anna Moriello) e la fidanzata Maddalena (Noemi Coppola).

Il testo, scritto dallo stesso protagonista e regista, Carmine Borrino, è un grido disperato di chi si ritrova costretto, suo malgrado, a lasciare la città nella quale è cresciuto e che, nonostante tutti i problemi, non riesce a smettere di amare. Un tema certo non nuovo, ma quanto mai di attualità, sintomo di un’atavica emergenza economica e sociale che affligge il Sud da secoli.

In questo viaggio di commovente speranza, con qualche punta di amara comicità, i quattro attori danno vita ad un’interpretazione fresca, coinvolgente e appassionata, con le musiche di Mariano Bellopede sullo sfondo.

Alla sala Moliere dell’Art Garage, via Solfatara – P.co Bognar, 21 Pozzuoli (Na), INTERCITYPLUS La Via Crucis di un povero Cristo è in scena da giovedì 14 a domenica 17 ottobre – ore 21, sabato 16 ottobre 2010 – ore 18.