Di: Redazione

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Domenica 12 dicembre 2010, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli

Prometeo regia Pierpaolo Sepe

Il regista partenopeo porta in scena un assolo con protagonista Massimiliano Loizzi, nell’ambito del progetto Fondamentalismo a cura di Antonio Latella

 

Debutterà domenica 12 dicembre 2010 alle ore 18.00, al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli (in replica il 14 gennaio, il 6 maggio e nelle maratone del 16 gennaio e dell’8 maggio), Prometeo, l’assolo con Massimiliano Loizzi, scritto da Federico Bellini, liberamente ispirato a “Prometeo Incatenato” di Eschilo.

Il monologo rientra nella sezione Teatro Anatomico, sei focus ad opera di sei registi su altrettanti personaggi in uno spazio teatrale circoscritto, all’interno del progetto Fondamentalismo, a cura del direttore artistico Antonio Latella.

Lo spettacolo è prodotto dal Nuovo Teatro Nuovo di Napoli e si avvale della co-produzione del Napoli Teatro Festival Italia e della Fondazione Campania dei Festival, che sostengono l’attività della compagnia stabile nel biennio 2010-2012.

Prometeo, secondo il mito, è colui che ha rubato il fuoco agli dei per donarlo agli uomini. Per questa colpa Zeus, attraverso i suoi emissari Potere e Forza, lo incatena ad una roccia ai confini della Terra. La sua colpa è, quindi, la rivolta, la ribellione; forse per questo molti commentatori scorgono in Prometeo la figura che in qualche modo anticipa, prefigura, la condizione umana, quell’antitesi per cui ci troviamo ad essere, per natura, assoggettati a qualcosa che ci trascende, ci supera.

Prometeo è quindi, sotto un certo punto di vista, il vero paladino degli uomini; non soltanto ruba per loro, ma addirittura ne condivide l’essenza, la situazione esistenziale.

“Affrontando questo grande mito – si legge in una nota di Federico Bellini, autore del testo – non sono riuscito a liberarmi dall’idea, in fondo piuttosto pessimista, che Prometeo non sia che la vittima di un doppio tradimento, perpetrato da entrambi, per così dire, gli schieramenti: gli dei da un lato e gli uomini dall’altro”.

Partendo da questa riflessione, in scena si “racconta” la storia di un vinto, uno sconfitto dall’esistenza che, incatenato a una panchina di una squallida città del Nord Italia, vive ogni giorno il suo deformato rapporto col mondo. Non è un dio, ma un uomo, che, con lucida follia, riscrive continuamente la sua relazione con le cose, gli oggetti, le altre persone incontrate quotidianamente.

Tutto è immaginato, la realtà diventa finzione e viceversa. La sua grande rivolta è semplicemente sostare in quella panchina, fermo, senza aspettare che un salvatore possa liberarlo da quella condizione. Un uomo che, come unico vero interlocutore, può avere soltanto quel dio con cui è, appunto, in naturale antitesi, il dio traditore e sconosciuto che permette il sopruso, la disuguaglianza, l’ingiustizia; tutte deviazioni dall’umano che trovano proprio negli uomini, gli altri grandi traditori, degli appassionati sostenitori.

Prometeo, regia Pierpaolo Sepe

Napoli, Nuovo Teatro Nuovo – domenica 12 dicembre 2010

Inizio rappresentazione ore 18.00

Info e prenotazioni tel 081 4976267 email botteghino@nuovoteatronuovo.it

12 dicembre 2010, 14 gennaio 2011, 6 maggio 2011

e nelle maratone del 16 gennaio e dell’8 maggio 2011

Napoli, Nuovo Teatro Nuovo

 

Nuovo Teatro Nuovo, Napoli Teatro Festival Italia, Fondazione Campania dei Festival

presentano

 Prometeo

di Federico Bellini

liberamente ispirato a “Prometeo Incatenato” di Eschilo

 

con Massimiliano Loizzi

 

scene Francesco Ghisu

luci Pierpaolo Sepe

costumi Annapaola Brancia D’Apricena

aiuto regia Francesca Giolivo

assistente alla regia Maria Conte

regia Pierpaolo Sepe

 

Biografia Pierpaolo Sepe

Nasce a Napoli il 18 aprile 1967. Nel 1991 ha iniziato a Roma la sua intensa attività di regista teatrale. Nel 1997 inizia a collaborare con il Nuovo Teatro Nuovo con il quale ha messo in scena nel 2000 Finale Di Partita di Samuel Beckett e Edoardo II di Christopher Marlowe, nel 2001 4.48 Psychosis di Sarah Kane, nel 2002 Per Un Pezzo Di Pane di Rainer Werner Fassbinder, nel 2003 Il Soldato Americano di Rainer Werner Fassbinder e La Fine Del Titanic di Hans Magnus Enzensberger, nel 2006 Il Custode di Harold Pinter e L’Uomo Piegato di Toni Negri, nel 2007 Il Feudatario di Goldoni, riscrittura di Letizia Russo, nel 2008 Lina di Massimo Salvianti (testo vincitore della seconda edizione di Extra Candoni), nel 2009 Chinese Coffee di Ira Lewis tradotto da Letizia Russo e Atto Senza Parole e altri testi di Samuel Beckett. Sempre nel 2009 dirige Maria Paiato in Erodiade di Giovanni Testori prodotto dal Teatro Eliseo e dal Teatro Stabile del Veneto. Nel 2005 ha vinto il Premio Flaiano come miglior regista teatrale.

Biografia Federico Bellini

Nasce a Forlì nel 1976. Lavora come assistente per il regista Antonio Latella nello spettacolo I Negri, prodotto dal NTN di Napoli nel 2002.

Da allora collabora con Antonio Latella in qualità di drammaturgo per i seguenti spettacoli: Querelle (a quattro mani con il regista) dal romanzo Querelle de Brest di J. Genet (2002), produzione NTN Napoli e Teatro Garibaldi di Palermo; I Trionfi, dal poema omonimo di Giovanni Testori (2003), Elsinor; La cena de le ceneri, dall’omonimo trattato filosofico di Giordano Bruno (2005), Teatro Stabile dell’Umbria Studio su Medea, da Euripide (2006), Festival delle Colline Torinesi in coproduzione con TSU e Totales Theater International, Berlino, Moby Dick, da H. Melville (2007), TSU in coproduzione con Teatro di Roma; Non Essere- Hamlet’s portraits (2008), Festival delle Colline Torinesi e TSU (assistente alla drammaturgia), Le metamorfosi e altri racconti (drammaturgia con Antonio Latella e Sybille Meier) da F. Kafka per Schauspielhaus di Colonia (2009), Don Chisciotte (2009), NTN Napoli.

Link: il sito del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli – www.nuovoteatronuovo.it