Di: Alessandra Staiano

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I corpi innervati di energia di nove splendide danzatrici. I tratti dei maggiori dipinti di un genio mondiale dell’arte che ha rivoluzionato i concetti della pittura. La bravura assoluta di un attore del calibro di Giorgio Albertazzi. Il tutto mixato su una grande tela bianca quale è la scena che si presenta quando si alza il sipario. Sono gli ingredienti di “Cercando Picasso”, la pièce teatrale per la regia di Antonio Calenda in scena al Teatro Bellini di Napoli fino al 18 marzo 2012. La danza della Martha Graham Dance Company- i cui tratti innovativi hanno scritto una pagina nell’arte del Novecento- è un elemento centrale dello spettacolo: i movimenti delle ballerine dipingono, insieme alle parole di Albertazzi, i quadri che in successione raccontano l’esperienza di Pablo Picasso. Non una ricostruzione storica, nè tantomeno una biografia più o meno romanzata: ma un percorso di ricerca attraverso i pensieri (pochi quelli lasciati scritti) dallo stesso artista e di altri, quali Apollinaire. L’amore, il sesso, la tauromachia, l’arte che è parte stessa della vita sono i temi attraversati nel corso del viaggio.

Viene rappresentato anche “Il desiderio preso per la coda”, il gioco teatrale che Picasso scrisse nel pieno della seconda guerra mondiale: un tourbillon surreale che è al contempo testimonianza poetica e delle lacerazioni della guerra, dei bombardamenti, in particolare della fame. Anche se è nella scomposizione dell’immenso “Guernica”, il più celebre e bel dipinto con cui Picasso denunciò le nefandezze della guerra, che si toccano le punte più alte delle emozioni.

Ottima l’interpretazione di Albertazzi che si conferma un maestro del teatro italiano. Lascia senza fiato la bravura delle danzatrici. Il viaggio alla ricerca di Picasso è pari alla genialità del pittore simbolo del Novecento.