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CON LA PETITE MESSE SOLENNELLE DI ROSSINI

SI CHIUDE LA STAGIONE SINFONICA DEL TEATRO DI SAN CARLO

SABATO 27 GIUGNO 2015 ORE 18

DIRIGE MARCO FAELLI

Si chiude sabato 27 giugno ore 18 con la Petite Messe Sollennelle di Gioachino Rossini, nella versione originale per soli, coro, due pianoforti e harmonium, la stagione sinfonica 2014 – 15 del Teatro di San Carlo.

Sul podio, a dirigere il Coro del Lirico, il Maestro Marco Faelli impegnato anche a guidare le quattro voci soliste, Carmela Remigio (soprano), Chiara Amarù (contralto), Dmitry Korchak (tenore), Mirco Palazzi(basso).

Ai due pianoforti Vincenzo Caruso e Alessandro De Simone mentre all’harmonium ci sarà Alexandra Brucher.

La direzione del Teatro, a causa di un’indisposizione del Maestro Gabriele Ferro che inizialmente avrebbe dovuto dirigere il concerto di chiusura della stagione concertistica, non volendo annullare l’appuntamento sinfonico ha deciso dunque di optare per la prima versione del lavoro rossiniano con due pianoforti e harmonium.

“Sono molto dispiaciuto – afferma il Maestro Ferro – di non poter essere sul podio per questo concerto cui tenevo moltissimo, soprattutto dopo aver inaugurato la stagione sinfonica di questo Teatro che tanto amo. Tuttavia, avendo riportato una piccola indisposizione che mi ha molto debilitato, ho ritenuto opportuno concentrare i miei sforzi esclusivamente su La cenerentola, per salvaguardare innanzitutto la messa in scena delle numerose repliche che mi vedranno impegnato al San Carlo fino al 30 giugno. Per far ciò mi vedo purtroppo costretto a non sottopormi a sforzi eccessivi, evitando di sovrapporre agli spettacoli serali le prove di cui un appuntamento sinfonico del genere necessita. Sono felice però che il maestro Faelli esegua la partitura originale così come l’aveva pensata Rossini e sono certo che dirigerà sapientemente la sua compagine, creando un’occasione interessante per il pubblico di ascoltare la versione originale della Petite Messe Solennelle

Opera estrema e a lungo incompresa, la Petite Messe Solennelle costituisce un unicum nel catalogo di Rossini, non solo per essere l’unico lavoro organico e di vaste dimensioni della vecchiaia dell’autore ma anche per le scelte di estetica che paiono senza confronti all’epoca della nascita della partitura. Questa versione ebbe la sua prima esecuzione nel palazzo dell’amico Pillet Will il 14 marzo 1864. Ad essa Rossini volle in seguito accostarne una versione orchestrale con l’intento di favorirne una esecuzione liturgica all’interno di chiese e basiliche.

Rossini cercò più volte di far eseguire questa Messa in una chiesa, scrivendo anche personalmente a Papa Pio IX senza però ottenerne il consenso. Ciò non toglie che tale pezzo fu comunque concepito per la liturgia, tant’è vero che la parola Solennelle inserita nel titolo sta proprio ad indicare tutte le parti fisse della liturgia in cui il Prelude Religeux pendant l’Offertoire probabilmente sottolinea il momento della incensazione delle offerte. Nell’approccio rossiniano alla forma della Messa non mancano importanti richiami alla polifonia antica. Quelli più evidenti sono espressi dai movimenti del Christe e del Sanctus. Il primo, cantato solo dal coro a cappella si esprime con una scrittura puramente cinquecentesca in stile palestriniano. Il secondo, sempre a cappella, esprime uno stile più ottocentesco nel linguaggio armonico e nel fraseggio, e prevede l’impiego dei quattro solisti in modo alternato e contemporaneo al coro. Molto estese e di non facile esecuzione le due fughe del Cum Sancto Spiritu del Gloriam e quella del Et Vitam venturi seculi del Credo. Chiude il brano il bellissimo Agnus Dei in cui contralto solista, coro e strumenti dialogano in un fraseggio altamente espressivo di grande spiritualità.

biglietti da 12 a 60 euro

per info: 0817972331 – 412