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Prodotto da Teatri Uniti e Teatro Franco Parenti

E T E R N A P O L I

di Enrico Ianniello e Giuseppe Montesano

dal romanzo Di questa vita menzognera di Giuseppe Montesano

diretto ed interpretato da Enrico Ianniello

Dopo il successo, nelle passate stagioni, di “Magic people Show”, Enrico Ianniello ritorna con “EterNapoli” alla scrittura di Giuseppe Montesano. Tratto dal romanzo Di questa vita menzognera (Feltrinelli, 2003), Ianniello, regista ed interprete dell’allestimento, propone il racconto intenso ed acre della saga familiare dei Negromonte, famiglia di imprenditori partenopei senza scrupoli, arricchiti a dismisura, padroni indiscussi della città nonché pionieri di una nuova economia di rapina.

In scena Enrico Ianniello presta corpo e voce alle tante figure che compongono il grottesco mosaico del testo. Un serrato monologo attraverso il quale, senza veli, si porge al pubblico una materia viva, e di inclemente attualità, nella definizione di un paesaggio di rovine qui assunto ad allegoria del vuoto universale.

In una tragicomica moltiplicazione di voci e personaggi, tra interminabili pranzi pasquali all’insegna di capretti sanguinanti e cenoni natalizi frustrati nella mattanza di aragoste e capitoni, si rivela agli occhi dello spettatore l’orrenda galleria dei Negromonte e della loro corte di parassiti, qui ritratti nella villa settecentesca dove vivono e agiscono ricalcando presunti fasti borbonici.

Tra queste mura prende corpo il loro folle progetto: distruggere, ricostruire ed infine vendere Napoli, il Golfo, il Vesuvio, per fare posto ad EterNapoli, una città/parco tematico, dove la vita recitata sostituisca definitivamente la vita reale.
Ad introdurci nel racconto è Roberto, il giovane segretario/discepolo del dandy Cardano, a lui il compito di avviare la mostruosa sequenza che conduce gli spettatori alla scoperta di “un romanzo straordinario – come sottolinea l’interprete e regista – un patinato delirio di modernità, il racconto di un pazzo nella cui testa urlano, si amano, riflettono, si suicidano, predicano, muoiono o dominano questi personaggi. Un delirio patinato molto, molto simile alla realtà che viviamo”.

Piccolo Bellini
Dal 8 al 13 dicembre 2015

Prezzi
INTERO 15€

RIDOTTO (under 29, over 65, titolari card Politeatro, titolari di abbonamento del Teatro Bellini, cral, convenzioni)
10€

RIDOTTO titolari card Politeatro under 30 6€

Orari: MARTEDÌ, MERCOLEDÌ, GIOVEDÌ, VENERDÌ, SABATO ORE 21.15 – DOMENICA ORE 18.30

Scheda Spettacolo

ETERNAPOLI

di Enrico Ianniello e Giuseppe Montesano

dal romanzo Di questa vita menzognera di Giuseppe Montesano

diretto e interpretato da Enrico Ianniello

datore luci Nicola Voso, videoproiezioni Mauro Penna, direzione tecnica Lello Becchimanzi, suono Daghi Rondanini, costumi Fabiana Amato, aiuto regia Costanza Boccardi, foto di scena Alessia Della Ragione – Babel adv

Children of a Lesser God per gentile concessione di Mat Collishaw – 1/9 unosunove Roma

Durata: 70 minuti senza intervallo

“Si deve creare un mito, il mito dei Negromonte!

La gente se ne fotte, della democrazia!

La libertà vuol dire sforzo, e la gente non si vuole sforzare!”.

Il giovane Roberto, segretario/discepolo del dandy Cardano, ci conduce nella magnifica villa settecentesca dei Negromonte, imprenditori napoletani senza scrupoli, possessori di un patrimonio sterminato, saldamente solidali al potere politico e ormai pronti a realizzare il loro progetto: trasformare Napoli, tutta Napoli, in “EterNapoli”. EterNapoli è una nuova città/parco tematico, dove la vita recitata sostituisce definitivamente la vita reale. Un’utopia ferdinandea inacidita e trasformata in sfolgorante distopia, in una “Negromontopoli” dove si potrà comprare il biglietto per ammirare le attrazioni del parco: l’Antica Neapolis, la Città Angioina o la Città della Camorra, con gli abitanti che fanno la parte di sé stessi, carnefici o vittime. Solo il giovane Andrea saprà prendere coscienza della terribile infettività del sangue che scorre nelle vene della sua famiglia, ma dove lo porterà questa consapevolezza? “I Negromonte ce li abbiamo dentro. Ma se i demoni sono dentro di me, dove posso fuggire?”.

Ho deciso di affrontare questa traversata in solitaria, accompagnato unicamente dalle possibilità offerte da uno schermo di luce, perché questo romanzo straordinario è un patinato delirio di modernità, è il racconto polifonico di un pazzo nel cui corpo urlano, riflettono, predicano, soccombono o dominano i personaggi di questa famiglia. Un delirio patinato molto, molto simile alla realtà che viviamo e della quale riconosciamo al volo – con una risata d’orrore – caratteri e situazioni. Ho adattato il romanzo in questa versione per dieci personaggi e un solo attore soprattutto per dare il segno concreto della metamorfosi, di una profonda e irreversibile mutazione antropologica e culturale.

Enrico Ianniello

Enrico Ianniello. (Caserta 1970) attore, autore, traduttore, regista. Inizia lo studio della recitazione presso la Bottega Teatrale di Vittorio Gassman di Firenze. Prende parte agli spettacoli Adelchi e Il Paradiso tratto dalla Divina Commedia (con Sandro Lombardi), diretti da Federico Tiezzi. Lavora, poi, con Leo de Berardinis e Toni Servillo. Con quest’ultimo, dal 1995 al 2005, recita in Misantropo, Tartufo, Le false Confidenze, Sabato, Domenica e Lunedì, Benjaminovo. Insieme con Tony Laudadio fonda la compagnia “Onorevole Teatro Casertano”, con la quale produce Sconosciuti e Lontani- la farsaccia (premio Troisi 2000), Cèline – Gracias a la Vida (Premio Girulà 2004) e dirige il progetto “Sempre Aperto Teatro Garibaldi”. Con Andrea Renzi e Tony Laudadio danno vita a un piccolo gruppo di ricerca sulla drammaturgia contemporanea, all’interno della compagnia Teatri Uniti, da cui: Rosencrantz e Guildenstern sono morti, Pinocchio, Santa Maria d’America e Magic People Show. E’ nel cast, insieme a Nicoletta Braschi e Tony Laudadio, di Tradimenti di Pinter per la regia di Andrea Renzi e di Interno 3 per la regia di Francesco Saponaro. Nel cinema, lavora ne La Passione di Giosuè l’Ebreo di Pasquale Scimeca, E io ti seguo di Maurizio Fiume, Lascia perdere, Johnny di Fabrizio Bentivoglio, Habemus Papam e Mia madre di Nanni Moretti, 20 anni di Giovanna Gagliardo. Per il teatro ha tradotto Il metodo Gronholm di Jordi Galceran (portato in scena con la regia di Cristina Pezzoli), Chiòve, Sorriso d’Elefante, Jucatùre di Pau Mirò, Over the River di Joe di Pietro. In Tv è il commissario Nappi nella serie Un passo dal cielo ed è inoltre tra i protagonisti di Dico si o dico no diretta da Riccardo Donna. Nel 2015 , il suo primo romanzo, La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin (Feltrinelli) vince il Premio Campiello – Opera Prima. Nel 2015 debutta nella regia cinematografica con I giocatori, trasposizione per lo schermo dell’omonimo spettacolo tratto dal testo Els Jugadors di Pau Mirò.