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Dal 20 al 25 marzo 2018 al Teatro Mercadante

ALESSANDRO PREZIOSI protagonista dello spettacolo

Vincent Van Gogh

l’odore assordante del bianco

di Stefano Massini con la regia di Alessandro Maggi

Una sorta di thriller psicologico sul tema della creatività artistica

che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine

Torna in scena a Napoli, dal 20 al 25 marzo al Teatro Mercadante, lo spettacolo Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco, il testo di Stefano Massini vincitore del Premio Tondelli 2005, con la regia di Alessandro Maggi e protagonista, nei panni del grande pittore olandese, un superbo Alessandro Preziosi. Con lui, a condividere la scena, Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genchi, Vincenzo Zampa.

Le scene e i costumi sono firmati da Marta Crisolini Malatesta; il disegno luci è di Valerio Tiberi e Andrea Burgaretta; le musiche sono di Giacomo Vezzani. La supervisione artistica è dello stesso Alessandro Preziosi. La produzione è di Khora.teatro, Teatro Stabile D’Abruzzo in collaborazione con Festival di Spoleto60.

Accolto con successo, lo spettacolo racconta del maestro olandese Vincent Van Gogh nei giorni del suo internamento nel manicomio di Saint Paul de Manson.

Come può un grande pittore vivere in un luogo dove non c’è altro colore che il bianco? È il 1889 e l’unico desiderio di Vincent è uscire da quelle mura, la sua prima speranza è riposta nell’inaspettata visita del fratello Theo che ha dovuto prendere quattro treni e persino un carretto per andarlo a trovare. Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh, lo spettacolo è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

«La scrittura di Massini – si legge nelle note – è limpida, tagliente, e nella sua galoppante tensione narrativa il serrato e tuttavia andante dialogo tra Van Gogh e suo fratello Theo, propone non soltanto un oggettivo grandangolo sulla vicenda umana dell’artista, ma piuttosto ne rivela uno stadio sommerso. Van Gogh, assoggettato e fortuitamente piegato dalla sua stessa dinamica cerebrale si lascia vivere già presente al suo disturbo. È nella stanza di un manicomio che ci appare. Nella devastante neutralità di un vuoto. E dunque, è nel dato di fatto che si rivela e si indaga la sua disperazione. Il suo ragionato tentativo di sfuggire all’immutabilità del tempo, all’assenza di colore alla quale è costretto, a quell’irrimediabile strepito perenne di cui è vittima cosciente, all’interno come all’esterno del granitico “castello bianco” e soprattutto al costante dubbio sull’esatta collocazione e consistenza della realtà. La tangente che segue la messinscena resta dunque sospesa tra il senso del reale e il suo esatto opposto».

Orario delle rappresentazioni

20 e 23 marzo ore 21.00 | 21 e 22 marzo ore 17.00 | 24 marzo ore 19.00 | 25 marzo ore 18.00

Info www. teatrostabilenapoli.it | tel. 081.5524214 | Biglietteria tel. 081.5513396